Dea nel destino di Osimhen, nel 2020 segnò il primo gol italiano agli orobici

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Osimhen con Spalletti ha fatto il salto di qualità, gestendo meglio le energie e le letture dei momenti della gara, limitando alcune corse poco funzionali e aprendo il turbo ogni volta che serve. Malgrado a 24 anni restino margini di miglioramento, Victor tra tecnica, velocità e forza fisica non ha punti deboli e sublima il gioco che i compagni macinano con imbarazzante continuità. Le cifre parlano chiaro: 19 gol in campionato e 2 in Champions, malgrado diverse assenze per un problema muscolare accusato in ottobre, nel match interno contro il Liverpool. Contro la Lazio si è interrotta una mostruosa serie di 8 gare consecutive con almeno una rete (contro Juve e Spezia sono state due) in campionato. Considerando tutte le competizioni, da quando è arrivato a Napoli due anni e mezzo fa Osi è a quota 49 con meno di 90 presenze all’attivo. La cifra tonda potrebbe arrivare contro un avversario tosto con cui ha timbrato anche nel pesante successo dell’andata. L’Atalanta infatti porta bene al 24enne di Lagos che il 17 ottobre 2020 segnò proprio alla Dea il suo primo gol italiano. Alla fame di diventare il miglior attaccante al mondo, alla rabbia per il ko con la Lazio e alla voglia di tornare al gol e alla vittoria, stasera si aggiungerà lo stimolo della sfida contro il connazionale Lookman, che nella classifica marcatori è in terza posizione. Fonte: Gasport

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