Jacobelli: “Napoli col destino fra le mani. Caso-Juve? non solo plusvalenze e stipendi”

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Xavier Jacobelli, già direttore di TuttoSport e del Corriere dello Sport, ha parlato a “Santo Catenaccio“, podcast condotto da Alberto Caccia e Michelangelo Freda. Queste alcune sue dichiarazioni.

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“Quella di quest’anno è certamente una stagione anomala a causa della sosta, è come se l’orologio del tempo fosse andato all’indietro in estate, dei risultati negativi delle italiane nelle amichevoli non mi preoccupo perchè questi test invernali hanno un valore relativo. Tutte le squadre sono tornate a fare obbligatoriamente la preparazione. Certamente ai tecnici offrono l’opportunità di capire cosa funziona o meno, ma soltanto dal 4 gennaio si tornerà a fare sul serio. Attenzione ai reduci dal Mondiale, non solo sotto l’aspetto fisico ma anche quello mentale: alcuni sono tornati contenti, altri insoddisfatti per i risultati.

53 giorni senza campionato lasciano tanta curiosità e dubbi pesanti. Si riparte però da un situazione molto chiara ed evidente in classifica. Il Napoli che ha dominato la prima parte di stagione, qualificandosi anche da primo ai gironi di Champions, ha sicuramente il destino nelle sue mani. I due scontri diretti all’orizzonte della Capolista, con Inter e Juve, faranno capire ancor di più. Tutto dipenderà anche dalle avversarie del Napoli e con quale testa si ripresenteranno al rientro.

Il rientro della Serie A in ritardo rispetto a Liga, Premier e Ligue1? è sostanzioso non sostanziale. In ogni caso non sono così tanti i giorni di differenza rispetto agli altri tornei europei. La gerarchia come sempre la detterà il campo, c’è da capire anche il recupero degli infortunati che ha condizionato anche i percorsi di alcune squadre.

La mia sul caso Juve? La Procura federale, una volta acquisite le 14.000 pagine inerenti l’inchiesta Prisma, ha chiesto la revocazione delle sentenze in relazione al caso plusvalenze così come previsto dal codice di giustizia sportivo. Ovviamente tutto ruota anche alla questione stipendi, visto che la società è quotata in borsa. In questo momento non credo alla Juventus interessi molto riaprire il capitolo-Calciopoli, le parole di Moggi in assemblea non mi hanno stupito, penso che alla società bianconera vi sia concentrazione per ciò che l’attende sotto l’aspetto giudiziario ordinario-sportivo, senza dimenticare un procedimento-Uefa per un’eventuale violazione del fair-play finanziario. Sono queste le problematiche della Juventus. Per altro la composizione del nuovo CdA che eleggerà Ferrero presidente, la dice lunga su una sorta di governo tecnico che John Elkann ha voluto varare con fior di avvocati, professionisti, revisori dei conti, proprio in attesa di ciò che il club dovrà fare nel 2023″.

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