Argentina, il capitano del Lanus minaccia di morte l’arbitro. Inflitte otto giornate di squalifica

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Fatti di cronaca che non hanno niente a che fare, o almeno non dovrebbero, col calcio, un gioco, una passione, sano divertimento, che si trasforma in violenza, è successo in Argentina.

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E’ di otto giornate di squalifica la sanzione inflitta dagli organi disciplinari della Federcalcio argentina all’attaccante, e capitano, del Lanus, Lautaro Acosta, colpevole di avere minacciato di morte un arbitro.

    I fatti risalgono allo scorso 29 novembre, data della partita del Lanus contro il Racing arbitrata da quel Dario Herrera con cui Acosta già in passato aveva avuto problemi.

Subito dopo il fischio finale i due avevano avuto una discussione in campo, continuata poi quando ‘el Laucha’ era entrato nello spogliatoio del direttore di gara e gli aveva detto “sei un maledetto superbo, e un poco di buono. Se ti ritrovo ad arbitrare una nostra partita, giuro che ti uccido”. Ne era seguito un ‘contatto’ e per separare i due era stato necessario l’intervento di alcuni steward. Successivamente Herrera aveva sporto denuncia contro il calciatore in commissariato ad Avellaneda.
    Acosta era stato anche deferito a livello di giustizia sportiva, e ora dovrà rimanere fermo per otto giornate, pena che in Argentina alcuni giudicano troppo ‘soft’.

Ansa

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