Trentalange pres. AIA: “Su Milan-Napoli bisogna vedere se il calciatore in fuorigioco ha in qualche modo impattato sull’avversario”

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Alfredo Trentalange, presidente dell’AIA, ha parlato ai microfoni di GR Parlamento, ed in particolare si è soffermato sugli ultimi episodi arbitrali. “La regola del fuorigioco dice chiaramente che se un giocatore impatta sulla possibilità dell’avversario di giocare il pallone, attualmente, è fuorigioco. Nel caso di Palomino c’è un contatto e si fa fatica a dire che non c’è offside. Su Milan-Napoli bisogna vedere se il calciatore in fuorigioco ha in qualche modo impattato sull’avversario e, da quello che ho visto, impatta”. Ha poi così proseguito, “possiamo casomai avere da ridire sulla modalità in cui si è arrivati alla decisione giusta di annullare il gol, con l’arbitro che sarebbe dovuto andare a fare una on field review”. In generale, però, “bisogna spiegare le decisioni con una analisi che non sempre è condivisa, ma questo è anche il bello del calcio”.

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Il bilancio del presidente dell’AIA è “positivo ma senza esaltarci, perché siamo solo a metà. Se consideriamo l’impiego di molti giovani, Rocchi sta facendo un lavoro formidabile con grande attenzione ed equilibrio al gruppo. Complimenti anche ai più esperti che con grande responsabilità hanno dato spazio ai giovani, la loro inclusione è un fattore importante, sono sempre qui a combattere contro la crisi di vocazione e la violenza che spesso nasce dall’uso della parola. Accettiamo le critiche ma non dovremmo andare oltre. Fare l’arbitro da giovane aiuta alla formazione della persona. Arbitri in tv dopo le partite? Resta un mio sogno che penso sia realizzabile nel momento in cui c’è più cultura e reciprocità. A fine gara vedo ancora certe dichiarazioni sopra le righe”.
CdS
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