Napoli – Dimaro Folgarida, anche i ritiri cambiano

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Il Napoli si appresta ad iniziare un altro ritiro di preparazione, e la meta è ancora Dimaro Folgarida, ma come cambiano le cose nel corso del tempo. I ritiri hanno mutato la loro natura e le dinamiche, ci sono i boschi – e servono – ma c’è un lavoro che dovrà durare un anno intero e che viene servito attraverso processi evolutivi che modificano le giornate, da attraversare, per esempio, in una buca di sabbia lunga venti metri, larga quattro e alta una, nella quale lasciarsi andare ad esercizi utili per sviluppare un lavoro atletico che non abbia impatti traumatici per le articolazioni. E poi c’è persino una spiaggetta, e chi l’avrebbe detto a quell’altitudine?, ch’è un’area sorta a due passi dallo stadio, là dove scorre il Meledrio, che con le acque che scorrono dal Brenta ha funzione rinfrescanti ma anche terapeutica contro i microtraumi.

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CdS

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