Il viaggio di Armando Izzo nel mondo del Calcio è stato lungo e pieno di ostacoli da affrontare. Tutto è iniziato nell’Arci Scampia all’età di 6 anni per poi affrontare il primo salto di qualità al Napoli 4 anni più tardi. La chiamata degli azzurri era un sogno diventato realtà per il giovanissimo Armando e l’opportunità andava colta. Purtroppo il fallimento della società partenopea ha interrotto il sogno, così Izzo è tornato all’Arci Scampia e ha dovuto aspettare l’avvento di Aurelio De Laurentiis per vestire la maglia azzurra.
PERCORSO NEI PROFESSIONISTI
Il primo ritiro in prima squadra è arrivato sotto la guida tecnica di Walter Mazzarri, per poi decidere di “farsi le ossa” altrove. Prima la Triestina nella stagione 2011/2012 dove ha segnato il suo primo goal tra i professionisti. Poi due stagione all’Avellino tra Serie C e Serie B. Izzo non convinse gli azzurri che nel 2014 lo persero alle buste nel 2014 proprio con gli irpini. Il resto della storia lo conosciamo tutti, con le 4 stagioni nella Genova rossoblu che lo hanno portato a firmare per il Torino dove ha ritrovato Mazzarri. Proprio quel tecnico che ai tempi delle giovanili azzurre gli comprò gli scarpini in ritiro perché Armando non aveva i soldi per poterlo fare. Adesso quel bambino col sogno di fare il calciatore è un uomo di 27 anni che ha sfidato nel Derby della Mole a testa alta Cristiano Ronaldo.
