ESCLUSIVA – M. Pistocchi: “Nessuna analogia tra il tocco di mani di Mertens e quello di Bernardeschi. Ecco cosa farei al mercato di Gennaio”

All'interno le parole del collega di Premium

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ESCLUSIVA – M. Pistocchi: “Nessuna analogia tra il mani di Mertens e quello di Bernardeschi. Ecco cosa farei al mercato di Gennaio”

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Il campionato di serie A si ferma per rifiatare e prepararsi alla lotta scudetto dove vede coinvolte Napoli e Juventus su tutte. Tra le polemiche per gli errori arbitrali e il mercato che incombe, saranno settimane davvero intense. Ilnapolionline.com ha intervistato il collega di Premium Maurizio Pistocchi sul momento degli azzurri e su diverse tematiche del campionato.

Cosa ne pensi dell’arbitraggio di Calvarese della sfida Cagliari-Juventus e del mancato utilizzo del VAR? “Credo che quello è successo sia abbastanza chiaro, probabilmente Calvarese ha fatto delle valutazioni sbagliate e avrebbe dovuto interrompere subito il gioco. Penso ad esempio quando è stato colpito alla testa Pavoletti da una gomitata di Benatia. Ma se anche avesse concesso al Cagliari il vantaggio, dato che questo non si è concretizzato,perché i sardi hanno perso subito palla,avrebbe dovuto fermare il gioco e concedere una punizione dal limite. Sul mano di Bernardeschi evidentemente l’arbitro si è sentito sicuro, allora in questo caso è inutile avere uno strumento che ti può aiutare e che gli avrebbe evitato certamente un errore. Detto questo siamo agli inizi dell’utilizzo del VAR, qualche imperfezione ci può stare, basta leggere che si sono evitati ben 52 errori, quindi il giudizio è fino ad ora positivo, se un arbitro è scarso rimane tale. Il VAR non può cambiare questo concetto”.

A proposito di falli di mano, si è fatto un raffronto tra l’episodio di Mertens a Crotone e quello di Bernardeschi a Cagliari. Ci vedi delle analogie nei due episodi? “Non ce le vedo e spiego il perché. Se uno vede le immagini dell’episodio di Crotone che vede coinvolto Mertens si nota che la palla va prima sul petto e poi sul braccio del belga, determinato dal movimento di Hamsik e il fiammingo ha gli occhi chiuso, meno volontario rispetto a quello  di Bernardeschi. Quello del calciatore della Juventus è più evidente, perciò non ci vedo delle analogie, anzi l’esatto opposto”.

Parlando del campionato, sarà un duello Napoli-Juventus per lo scudetto. Gli azzurri di Sarri cosa dovranno fare per spezzare l’egemonia bianconera? “La Juventus è la società più ricca, quella più organizzata, oltre ad avere la rosa più competa e per finire è molto forte. Il Napoli è ancora davanti alla squadra di Allegri, vuol che dire che hanno disputato un ottimo girone d’andata. Io credo che per arrivare all’ambito traguardo, quindi stare davanti ad una compagine abituata a vincere, il mercato di Gennaio per la società partenopea è fondamentale. Se la rosa dovesse restare così, non può essere all’altezza. Mi pongo una domanda, dove giocherebbero titolare i vari: Chiriches e Mario Rui nelle prime cinque del campionato. Risposta da nessuna parte. I bianconeri si possono permettere di lasciare in panchina 100 milioni di euro in panchina, cosa che il Napoli non può fare, quindi va fatto un mercato adeguato. Milik e Ghoulam torneranno in campo tra un po’ di tempo ma non è detto che siano subito al 100% dopo degli infortuni così gravi, quindi vanno sostituiti con calciatori all’altezza. De Laurentiis deve dire chiaro cosa vuole fare quest’anno, con acquisti mirati puoi giocartela per lo scudetto in caso contrario sarà stato un piccolo miracolo, però con questi calciatori sarò difficile poter strappare ai rivali della Juventus lo scudetto, visto che loro sono ben messi come organico e come organizzazione. Il fatturato e il valore della rosa non è dalla parte dei ragazzi di Sarri, perciò quello visto fino ad ora lo ribadisco è un piccolo miracolo da parte dei partenopei”.

Analizzando i singoli del Napoli, le punte si stanno confermando a buoni livelli, chi invece sta andando ben oltre le aspettative è Allan. Te lo aspettavi anche per la sua duttilità tattica? “Il Napoli nella rosa ha 14 titolari, oltre i soliti ci sono: Zielinski, Rog e Chiriches. Quest’anno quando è stato chiamato in causa Allan ha fatto molto bene, è un calciatore affidabile ma un suo limite è la poca fisicità. Vedi ad esempio il mediano ex Udine, Insigne, Jorginho, Mertens e Callejon calciatori piccoli che soffrono le compagini ben strutturate come anche nella sfida contro il Real Madrid. Allan è un calciatore funzionale al gioco di Sarri, ma a mio avviso servono elementi forti sul piano fisico e che prenderei al mercato di riparazione”.

Le voci di mercato dicono che il Napoli stia cercando un vice-Callejon e il ballottaggio sarà tra Verdi e Deulofeu. Chi dei due può essere adatto per fare il vide dello spagnolo? “Verdi per quello che mi risulta non è solo il vice-Callejon, ma può ricoprire il ruolo di prima o seconda punta, perciò se Sarri ha fatto fare a Mertens il ruolo di falso nueve, non vedo perché non lo possa fare il calciatore del Bologna. L’ex dell’Empoli e del Carpi è un giocatore tecnico, anche se è ancora discontinuo. La problematica che noto nel Napoli è che per sfondare difese chiuse servono elementi con una buona fisicità nel settore offensivo. Nella rosa degli azzurri ci sono calciatori piccoli e il mister è costretto a fare un solo tipo di gioco, puntare sulla rapidità e sulla tecnica in velocità. Se uno analizza le sfide contro Juventus e Atalanta, il Napoli ha incontrato le difficoltà appena dette prima”.

A proposito dell’Atalanta, dopo la sosta il Napoli affronterà a Bergamo l’undici di Gasperini. Per batterli sul loro campo, cosa dovranno fare gli azzurri in maniera particolare? “Sarà una partita complicatissima come si è visto nella gara di Coppa Italia. In questo momento l’Atalanta sta molto bene e al tempo stesso è concentrata. Il modulo 3-4-1-2 mette spesso in difficoltà le compagini avversarie, loro si difendono con molti uomini e riparte con la giusta concentrazione e grande lucidità. Sulle vacanze dico che non condivido questa scelta di giocare a Natale e all’ultimo dell’anno e poi fermare il campionato a Gennaio, ma questa è una mia personale opinione. Non la condivido perché non c’è l’abitudine, la voglia e al tempo stesso il desiderio di vedere il campionato durante le festività, basta vedere che gli stadi sono spesso vuoti. La gente è in vacanza, vuole stare con le proprie famiglie, ma soprattutto non c’è la cultura che al contrario c’è in Inghilterra. Ritornando a parlare del Napoli, dopo le ferie, la squadra di Sarri avrà una partita impegnativa al 100%, perché contro l’Atalanta può essere una delle partite chiave sulla strada del campionato”.

Intervista a cura di Alessandro Sacco

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