L’ attacco azzurro – di A. Tullio: “Gli schemi e la velocità”

Attacco azzurro – Ci pensa Koulibaly e la chiude Callejon, rispettivamente due simboli di questo Napoli che corre primo ed insegue la vetta pur ignorandola ad oggi. Simboli di vigilanza e forza, resistenza e continuità. Il Napoli di ieri, di oggi e di domani. Koulibaly corre e difende dove aver appreso definitivamente i segreti della linea difficile di Sarri mentre il secondo ormai è indispensabile e si ferma solo quando il suo fisico lo chiede. Indispensabili, simboli di crescita e di lotta. Koulibaly rompe sull’ennesimo schema da calcio d’angolo che premia il Napoli quest’anno e Callejon finalizza il due a zero in velocità. Goal preziosi perché sono l’iceberg di una partita stregata tutti contro una difesa veronese ad oltranza , fantasma di altre partite terminate male proprio qui tra le mure amica. Nella trama d’attacco si accende il Napoli tutto perché si partecipa dai lati della difesa con esterni che provano la superiorità numerica ai lati con le catene attive. Brutta storia per il Verona che perde anche i riferimenti nel mezzo tra le linee dove Hamsik ed Allan inventano e creano paura. A completare il puzzle perfetto la sfortuna di Insigne e di Mertens tra tiri sfortunati e pali maligni. Bugiardo il risultato perché il gioco espresso globalmente esprime altre verità che non sempre sfociano nel mare del risultato finale. All’appello del goal manca Dries, dettaglio forse minimo di un Napoli che cerca e trova se stesso anche in momenti cosi importanti e difficili. Verona tramortito, la corsa continua.

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a cura di Alessandro Tullio