Primi fischi della stagione per un Benevento che sembra non saper più vincere. Anche l’Entella esce indenne dal Vigorito, sfruttando una sana tattica difensiva e sfiorando in più occasioni il gol in contropiede. Il Benevento si incarta nella ricerca di un nuovo assetto tattico e gioca forse la partita più brutta della stagione tra le mura amiche. Baroni opta nuovamente per il centrocampo a tre, Falco rimane in panchina e il Benevento ne perde in fantasia e rapidità. L’Entella è quella che ha battuto il Bari, ma in versione trasferta: tutti dietro la linea della palla, pronti a innescare Catellani e Caputo. Ne esce fuori una partita bloccata. Il Benevento si muove con lentezza, c’è sempre un passaggio in più. E la Virtus fa mucchio davanti a Iacobucci. Le azioni migliori dei sanniti dalla destra, dove Ciciretti prova a trovare un varco con Venuti. E sfiorano il gol al 36′, quando il terzino da destra trova il mancino di Ciciretti in area: tiro a colpo sicuro, ma Ceccarelli fa scudo col corpo. Ci prova Cissè con una rovesciata spettacolare, ma innocua. La squadra giallorossa è lontana parente di quella che ha giocato le ultime sfide con Bari e Salernitana. Proprio in avvio di ripresa la strega perde Ceravolo (mal di schiena). Entra Falco e va a sinistra, Cissè al centro.
Serie B
INCEPPATI. Il Benevento è confuso e non riesce a liberare un uomo al tiro. Al 6′ è Cissè da sinistra a chiamare Iacobucci alla parata di piede. E’ una delle poche occasioni create. La Virtus non cambia assetto e aspetta il contropiede buono. Quello del quarto d’ora potrebbe essere mortifero ed è condotto, toh, da Catellani e Caputo: l’ex Carpi va via a Camporese e dà in mezzo al bomber di Altamura che apre il piattone e tira a colpo sicuro. Cragno si supera e devia da due passi. Baroni capisce di dover cambiare quasi per intero il suo centrocampo: entrano Viola per Buzzegoli ed Eramo per Del Pinto. Non accade nulla, la strega appare smarrita e non le riesce quasi nulla. Tanto che le azioni più pericolose sono ancora dell’Entella che porta prima Palermo al tiro (deviato da Cragno) e poi l’ultimo entrato Diaw a ritrovarsi faccia a faccia col portiere giallorosso che ha il riflesso buono per evitare la beffa finale. L’ultimo guizzo è del Benevento. L’azione manovrata porta Chibsah a calciare da dieci metri a colpo sicuro: il tiro però è fiacco come l’intera partita dei giallorossi.