La riscossa dello sport – Così si “salvano” i quartieri difficili

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Avremmo voluto presentarvi un quadro preciso, dettagliato, minuzioso delle attività in favore dei ragazzi difficili messe in campo dalla Napoli che s’impegna e che lotta per il futuro. Ma è impossibile…Dalle palestre di Secondigliano, all’ombra degli oratori di Soccavo, nel freddo delle aule di pomeriggio alla Sanità, dentro agli appartamenti strappati alla malavita a Forcella c’è una miriade di persone, non immaginate quante, così un censimento diventa impossibile.A spiegare ai ragazzi quali sono le regole, pensa da decenni ormai, Gianni Maddaloni che è il simbolo di una riscossa a base di sport: il judo come via d’uscita, come insegnamento di vita, come spazio gratuito per chi non può permettersi una retta. I ragazzini entrano allo Star Judo da ribelli, ne escono con un senso di rispetto verso i maestri, i compagni, il tatami, che poi si riversa su tutto quel che c’è intorno a loro. Anche Massimo Portoghese alla Champion Center segue la stessa strada, solo che qui di mezzo c’è il karate, anche se l’impegno è lo stesso: entri per imparare una disciplina, immagini che ti renderà più forte e aggressivo; esci con la consapevolezza che non è la violenza che ti farà vincere nella vita, ma l’intelligenza, il rispetto delle regole. Perchè lo sport salva e chi non si arrende ci prova e ci riprova, sempre. (Il Mattino)

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