Il punto della situazione – di R. Muni: “Un giorno all’ improvviso, il Napoli si scoprì immaturo”

0

Quella con il Sassuolo potrebbe essere definita la partita della grande illusione. Grande cuore napoletano con Paolo Cannavaro che, prima del fischio di inizio, va sotto la curva a prendersi il meritato tributo dei tifosi azzurri, da strappalacrime. Cuore napoletano nei cinquantamila che incitano la squadra sin dalle prime battute di gioco e grande cuore napoletano nel gol di Insigne, al terzo centro in due partite, con la impercettibile complicità di Paolino e quella sua deviazione che spiazza Consigli. Il Napoli domina nei numeri e nel possesso palla, doppio rispetto a quello degli ospiti. cannavaro-sassuoloMa non basta, perchè Defrel, appena entrato in campo, gela il San Paolo e costringe il Napoli ad un pareggio dal sapore amaro. Così come è tanto, troppo l’amaro in bocca quando il pallone scagliato verso la porta dei neroverdi da Callejòn, va a stamparsi sul palo, per completare il quadro dello sconforto azzurro. Surreale il clima al triplice fischio con lo stadio che, da un lato si lascia andare a fischi di disappunto (indirizzati alla proprietà, presumibilmente) e dall’altro intona ‘un giorno all’improvviso’ con Paolo Cannavaro che ritorna sotto la ‘sua’ curva, vestito d’azzurro a cantare e saltare. Insigne-ChampionsDunque il Napoli della triade De Laurentiis-Giuntoli-Sarri si scopre, improvvisamente, una squadra immatura, a sentire le parole di Sarri che, tuttavia, i calciatori azzurri li conosce benissimo uno ad uno. Il tecnico azzurro esprime un concetto che tutti hanno potuto constatare e non solo nella sua gestione ma anche in quella precedente di Benitez. Non si tratta di immaturità tecnica, magari legata alla giovane età piuttosto che all’inesperienza a certi livelli, perchè tutti i componenti della rosa napoletana potrebbero giocare in qualsiasi squadra di serie A, da titolari o da riserve. L’immaturità di alcuni dei calciatori a disposizione di Sarri, sembrerebbe di tipo caratteriale. In altri termini, dare priorità a se stessi durante un’azione di gioco invece che favorire la squadra è una forma lampante di immaturità. Cercare la gloria personale, dimenticandosi di fare il bene della squadra, servendo un compagno libero, non porta ad alcun risultato di rilievo. Quante volte i vari Insigne, Mertens e persino Callejon, hanno forzato la giocata, hanno cercato la finezza inutile, solo per soddisfare il proprio ego calcisticamente narciso? Quante volte, viceversa, poteva essere servito un compagno smarcato ed invece si è fatto finta di non vederlo, sprecando palloni e potenziali occasioni da rete?  Il danno non è tanto l’occasione sprecata in sè, quanto piuttosto il meccanismo perverso che si innesca a livello mentale negli altri calciatori, i quali tenderanno ad emulare il modus operandi, facendo la stessa cosa. In fondo il pensiero sembra essere: ‘…se l’ha fatto lui prima, posso farlo anche io adesso…’. Questo porta a tante, troppe scelte sbagliate, che alla fine si traducono in sterilità offensiva e manovra prevedibile. Questo sembra essere il tipo di immaturità che si vede nel Napoli di questa stagione. E’ questo che impedisce di gestire la partita anche quando si è in vantaggio e che acuisce le già enormi difficoltà che la squadra sta affrontando nell’emergenza centravanti. Come pure lo sterile possesso palla con decine e decine di inutili passaggi laterali o all’indietro, non serve a niente. Peraltro gli avversari hanno capito questa tattica e sprecano molte meno risorse fisiche a rincorrere il portatore di palla napoletano, preferendo chiudersi e ripartire, per cercare di sfruttare la sbavatura che, purtroppo, non tarda mai ad arrivare. Sarri, Napoli-SassuoloEcco spiegato il perchè le partite contro Lazio e Sassuolo sono terminate con un doppio 1 a 1, con appena un tiro subito a partita. Queste sono due forme di immaturità palesi, su cui deve lavorare il tecnico. Magari facendo passare dalla panchina per una o due partite coloro che pensano a giocare per se stessi piuttosto che per la squadra di cui indossano la maglia. Tuttavia, lo stesso tecnico di Figline deve levarsi di dosso un po’ di immaturità, modificando il modo di giocare della squadra, il suo assetto e le posizioni dei calciatori a seconda della varie fasi della partita. I calciatori azzurri finiscono per muoversi soltanto nelle zone di campo assegnate, con uno schieramento fisso che non può modificarsi perchè i movimenti voluti da Sarri non lo consentono. Caro mister Sarri, sia lei il primo a divertirsi ed a volerlo fare guardando la sua squadra giocare…i risultati torneranno ad arrivare. Avanti Napoli…Avanti!!!

Factory della Comunicazione

Riccardo Muni

Potrebbe piacerti anche
Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

For security, use of Google's reCAPTCHA service is required which is subject to the Google Privacy Policy and Terms of Use.