Casertana, faccia a faccia tra il patron Corvino e la squadra

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Uniti e compatti. Più di prima. Questo quanto chiesto alla ripresa degli allenamenti alla squadra. Il week-end che ci si è lasciati alle spalle è stato senza dubbio tra i più amari degli ultimi mesi. La prima sconfitta interna della Casertana e le tante polemiche che hanno caratterizzato le ultime battute del

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match contro il Cosenza e l’immediato post partita, hanno rischiato di spostare l’attenzione altrove. Proprio per questo ieri, il presidente Pasquale Corvino e il direttore generale Nicola Pannone hanno voluto parlare con la squadra all’interno dello spogliatoio. Un confronto leale e sincero, nel corso del quale la società avrebbe fatto sentire la propria vicinanza all’intero gruppo, rinnovando la fiducia nei confronti di chi con lavoro ed umiltà era riuscito a riportare in alto la Casertana.
REAZIONE. Insomma quanto fatto fin qui è sotto gli occhi di tutti e le prime difficoltà non devono sfaldare quelli che erano stati i pilastri su cui ha poggiato la scalata rossoblù. Di certo non è un momento facile da gestire per Nicola Romaniello. Una sola vittoria in questo 2016 ed appena un punto nel doppio turno interno contro Juve Stabia e Cosenza. Una brusca frenata che ha fatto perdere quota alla Casertana: dal primo posto addirittura fuori dai play off. Ma il gruppo di testa resta tutto raccolto in un fazzoletto di punti e questo deve bastare Lega pro 2per trovare le giuste energie per provare ad imboccare la strada giusta. Il destino, però, continua a non essere dalla parte dei campani. Anche questa settimana l’allenatore si è ritrovato a dover fare la conta dei presenti. Infermeria tracimante. Potenza e Tito ancora fermi, Jefferson che ha accennato un lieve lavoro differenziato. Primo giorno di lavoro a parte per Marano e Maiellaro, mentre Capodaglio prosegue il suo iter per il recupero dall’infortunio al collaterale del ginocchio. Ancora a parte Negro, grande rimpianto di questa parte centrale della stagione. L’assenza dell’ex Salernitana ha pesato come un macigno sul trend di quello che è stato il migliore attacco per lunghi tratti. Ma sono i 21 gol incassati che stanno facendo la differenza in questa fase del campionato. Del gruppone di testa, quella dei rossoblù risulta essere la difesa più trafitta. Necessario rialzarsi nell’immediato, anche se le tante assenze renderanno non certo agevole una trasferta già ardua di suo come quella di Catania.

Corriere dello Sport

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