Radio Napoli Centrale, le parole di Christian Marangio

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In tema stadi, con l’Europeo del 2032 che non incombe ancora sul calendario ma ronza già nelle teste di tutti gli addetti ai lavori e tifosi, è intervenuto il giornalista Christian Marangio.

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Queste le parole rilasciate dal giornalista a Radio Napoli Centrale, nel corso di “Un calcio alla radio”.  Discorso breve ma intenso su come si percepisce la partita dallo stadio dell’ultima avversaria del Napoli, la Cremonese:

“Lo stadio Zini di Cremona, pur essendo di dimensioni ridotte, offre un’esperienza unica: permette di vivere le partite da una prospettiva ravvicinata, cogliendo dettagli che in stadi più grandi, come il Maradona, spesso sfuggono. A Cremona puoi percepire meglio gesti, sguardi e persino frammenti di dialoghi che alimentano il gioco. Proprio questa vicinanza mi ha lasciato impressa una scena specifica: il duello fisico e verbale tra Rasmus Hojlund e Baschirotto. Quel confronto è stato l’anima della partita, un continuo botta e risposta durato per tutti i 90 minuti. Personalmente, me lo sono goduto soprattutto nel primo tempo, dato che si svolgeva proprio a pochi metri dalla mia postazione. È stato un vero spettacolo.”

Continua sottolineando la prestazione del danese Rasmus Hojlund:

“Hojlund ha dominato non solo attraverso il confronto diretto, ma anche grazie alla sua abilità nel trascinare la squadra: lo si vedeva costantemente impegnato a farsi trovare pronto per ricevere il pallone, richiedendolo con convinzione. C’è stato un momento interessante anche sul piano del coordinamento tra i compagni di squadra, in particolare con Politano. I due si sono ritrovati inizialmente in difficoltà a connettersi nel modo giusto, con Politano che appariva quasi frustrato dai movimenti poco sincronizzati di Hojlund. Tuttavia, si sono confrontati, hanno discusso sul campo, si sono stretti la mano e hanno corretto il tiro. Da quel momento la sintonia è cresciuta, e il match ha preso una piega positiva, culminando con un risultato eccellente. Quei piccoli aggiustamenti e quell’intesa ritrovata hanno letteralmente cambiato il corso della gara, rendendola ancora più godibile sia per i giocatori che per chi era sugli spalti”.

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