CdS – Napoli? Non si possono invertire le gerarchie, la cronaca non va confusa con la storia

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Il Napoli della gestione De Laurentiis è sempre in primo piano. Il Corriere dello Sport scrive: “In una simile cornice, che cosa ha detto Antonio Conte dopo che il suo Napoli ha battuto due a zero la Cremonese? A domanda precisa, ha ribadito il concetto espresso qualche settimana fa e cioè che il Napoli non è la società dominante in Italia. «È un percorso appena iniziato – ha detto -, a livello di struttura non siamo pronti, per tanti motivi. Oggi Juventus, Milan e Inter, per struttura, per seconde squadre, per valore patrimoniale sono diverse da tutti. Non puoi mettere le testa sotto la sabbia e pensare che le differenze non esistano, poi ti metti sotto e con il lavoro cerchi di colmare le distanze».

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Che cosa ci sarebbe di rivoluzionario nelle sue parole? Conte ha semplicemente ribadito un’ovvietà. Qualcuno se la sente di affermare che a Napoli sia facile vincere rispetto a Milano e a Torino? O che il valore patrimoniale di Inter, Juventus e Milan sia inferiore a quello del Napoli? È certamente vero che vent’anni di illuminata gestione De Laurentiis hanno risanato il club azzurro e lo hanno proiettato ai vertici del calcio italiano e ai piani alti di quello europeo. Ma sovvertire le gerarchie, beh quello è un altro discorso. La cronaca non va confusa con la storia. Sì, oggi il Napoli è una società sana, probabilmente con più liquidità rispetto alle altre tre ma occorre tempo, tanto tempo, affinché una contingenza si trasformi in realtà consolidata. È un po’ quel che è accaduto al Chelsea di Abramovich che è senza dubbio stato a lungo uno dei club più potenti d’Europa e del mondo ma la sua storia non era certo quella del Manchester United o dell’Arsenal. Ai fini del valore patrimoniale contano il blasone, la tradizione e anche la base di tifosi in Inghilterra e nel mondo. Per non parlare delle strutture”.
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