Tarallo: “Napoli maturo e con la mentalità giusta, Conte prepara l’attacco del futuro”

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A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Carlo Tarallo, giornalista del quotidiano La Verità. Di seguito, un estratto dell’intervista.

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Come sta un tifoso del Napoli oggi?
“Bene, ma con un po’ di amaro in bocca per la partita dell’Inter, che ha vinto nel finale con un gol arrivato anche grazie a un pizzico di fortuna. Era la giornata giusta per guadagnare due punti su quella che, secondo me, resterà fino alla fine del campionato la nostra principale avversaria.”
Un Napoli che a Cremona ha impiegato trenta o quaranta minuti per archiviare la pratica. Nel secondo tempo secondo lei c’è stato un calo fisico o la squadra ha semplicemente tirato un po’ il freno?
“Intanto va detto che era una trasferta particolare, perché la Cremonese sta dimostrando di essere una delle sorprese del campionato: gioca bene, ha un ottimo allenatore e non mi aspettavo un dominio così netto già nel primo tempo. Questo è il segnale di una mentalità giusta e di una squadra che aveva preso subito le misure agli avversari. Non parlerei però di un intero tempo di difficoltà, c’è stato qualche minuto di minore lucidità, un paio di situazioni potenzialmente pericolose, ma se vogliamo dirla tutta il portiere del Napoli non è mai stato impegnato seriamente. È stato solo uno spezzone di partita in cui il Napoli ha un po’ tirato il fiato, e ci sta. Va anche detto che la Cremonese ha provato fino all’ultimo, mettendo anche tre punte per cercare il 2-1 e giocandosi tutto senza paura di scoprirsi. Alla fine però il Napoli ha controllato la gara.”
Quanto è stato bravo Conte a calmierare l’ambiente, considerando che sulla carta era una partita facile e si veniva da un trofeo appena conquistato?
“È stato bravo Conte, ma è stata brava anche la squadra in campo. Poi la partita l’ha risolta questo attaccante giovane, biondo, che sta crescendo tantissimo, è stato opportunista, alla Pippo Inzaghi, e ha segnato due gol da vero centravanti. Mi ha colpito anche il lavoro che ha fatto fino all’ultimo sul portiere avversario, un tipo di sacrificio che Conte chiede soprattutto a lui più che a Lukaku, ed è giusto così anche per una questione di età. Ho notato anche un esterno che tendeva ad accentrarsi di più, e questo mi ha fatto pensare che, con tutte le cautele del caso, Conte stia iniziando a preparare anche un Napoli con due attaccanti.”
Secondo lei, quando Lukaku tornerà a pieno regime, o già al suo rientro, li vedremo giocare in coppia?
“Conte sta già studiando la coppia Højlund-Lukaku non appena il belga sarà in condizione. No, credo di no subito. L’infortunio è stato complicato e Lukaku è un giocatore che, per struttura, ha bisogno di tempo per entrare in condizione. All’inizio prevedo un’alternanza, con lui che partirà dalla panchina ed entrerà a gara in corso, soprattutto nelle partite in cui il Napoli avrà già messo al sicuro il risultato. Non puoi pensare a un attacco a due se uno dei due non è al cento per cento. Quando però Lukaku sarà completamente recuperato, allora sì, penso che la coppia possa funzionare molto bene.”
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