I mesi che arrivano saranno decisivi, anche perché tra gli obiettivi di Lobotka c’è la qualificazione al Mondiale in America con la Slovacchia, si legge sulle pagine del Corriere dello Sport di quest’oggi. Prima avrà la sfida con il Kosovo dell’amico Rrahmani, poi, eventualmente, una tra Turchia e Romania con finale a Bratislava.
Per il Napoli, però, la certezza resta: Lobotka è un perno insostituibile, ancor di più adesso che manca il suo sostituto naturale, Gilmour. Ha un’importanza che va oltre i numeri: è il centro nevralgico che consente alla squadra di Antonio Conte di muoversi sicura, verticale, spietata. E così, da quel cuore silenzioso, nasce la forza del Napoli.
