Vieri su Gazzetta: “Hojlund è potenzialmente uno dei primi 5 centravanti al mondo”
Un passaggio saudita per la Supercoppa, un altro in Sicilia dai suoceri per Natale, prima di risalire a Milano e ripartire. Tra un aereo e l’altro, da un torneo all’altro, Cristian Vieri osserva il nostro pallone in movimento verso il 2026.
Vieri, dopo la Supercoppa che ha visto dal vivo cosa resta lungo il cammino verso lo scudetto? “Resta che il Napoli è ancora… il Napoli. Quello tosto e forte di Conte, che vuole il bis scudetto. Ha dimostrato di essere una grande squadra nella finale a Riad: è finita 2-0, ma potevano essere 4 o 5. È stato come un avvertimento per il campionato”.
Eppure c’è stato un momento in cui Conte sembrava aver perso la presa sulla squadra. “Antonio non si è ‘ripreso’ la squadra, in realtà non l’aveva mai persa: ha avuto sempre il controllo di tutto, anche nelle difficoltà. Il Napoli ha perso delle partite, anche malamente, ma è normale, soprattutto se fai la Champions. Nei momenti più duri non serviva alzare i toni, inutile andare in tv a lamentarsi: Conte è un campione della panchina e, se ci sono problemi, deve semplicemente risolverli. Così ha fatto, è stato bravissimo, ha corretto ciò che non andava e ora ha un titolo in più. È stato furbo a mischiare un po’ le carte, ma non perdere mai è impossibile”.
Tra le correzioni c’è anche Neres? “Certamente, Conte ha visto che non è più il calciatore dell’anno scorso: è molto più concreto, ora ‘spacca’ letteralmente le partite. È veloce, rapido, con un tocco geniale: la gente ama questi giocatori, fanno innamorare e divertire tutti”.
Valutazione da bomber: con il ritorno di Lukaku chi deve giocare, il belga o Hojlund? “Considero Hojlund, potenzialmente, uno dei cinque centravanti migliori del mondo. Può far gol, ma sa attaccare in profondità e sfiancare le difese. Aggiungiamoci che ha un mancino morbido, che è forte di testa e di fisico: ha tutto, insomma. Non è facile togliergli il posto, ma va detto che anche Lukaku sa far giocare bene i compagni. Servono entrambi, ma decidere chi gioca spetta solo e soltanto a Conte: ecco un altro bellissimo problema da risolvere! Devo dire, però, che a Riad la squadra che più mi ha sorpreso è quella che ha perso la finale…”. Fonte: Gazzetta
