“SUPERNAPULE E’ “. Il trionfo di Conte & azzurri. Che festa a Ryhadh ” Il tre nel deserto”!

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Il Bologna prova a reggere l’onda d’urto con Ravaglia poi la magia del brasiliano stappa la gara

 

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Terzo trionfo dopo quelli del 1990 e del 2014

 

 

Neres imprendibile: doppietta e Conte fa sua la Supercoppa

 

Supercoppa napoletana. È azzurra la sabbia del deserto: il Napoli batte il Bologna per 2-0 e conquista il trofeo per la terza volta nella sua storia dopo i successi del 1990 e del 2014. Anche undici anni fa era il 22 dicembre, lunedì. Ma nel racconto di una finale perfetta, contro un Bologna soffocato in entrambe le fasi e davvero pericoloso una volta con Ferguson e mezza con Rowe, c’è anche il romanzo di un brasiliano favoloso, imprendibile, capace di mandare in tilt l’intera difesa a ogni tocco di palla: Neres, due gol meravigliosi da campione degni di Baggio e Del Piero, spettatori in tribuna. Il primo arcobaleno scagliato all’incrocio a giro, allo stesso minuto della rete realizzata in semifinale contro il Milan (39′), avrà ravvivato i ricordi di Roby e Alex. A questi ritmi, e in tandem con un Hojlund a secco ma ancora straripante e fondamentale nel gioco di sponda per i compagni, il suo sogno di tornare ne l la Seleçao è autorizzato: Carletto, magari, ci penserà. E così, 35 anni dopo Careca, è toccato a un altro paulista purosangue accendere con una doppietta l’accoppiata scudetto-Supercoppa (13ª volta): nel ’90 c’erano Diego e gli altri, m a l’epopea del Napoli di Conte comincia a farsi largo nella storia con il secondo titolo in sette mesi come nel 2014, il decimo in carriera per Antonio. Mister Supercoppa: tre finali, tre trofei. Cancellata anche la vittoria del 2012 contro gli azzurri a Pechino. E cerchio chiuso con lo stesso risultato 43 giorni dopo la caduta al Dall’Ara che aprì un crisi lampo. Scatenando una belva più forte delle assenze e dei guai. Riyadh consegna agli annali anche il capita n o: Di Lorenzo ha eguagliato Maradona per numero di titoli e per la super accoppiata. Applausi.  Ma onore anche al Bologna, in finale al debutto: l’impresa di aver eliminato la corazzata Inter resta, ma la superiorità dell’avversario è stata schiacciante. Fino al 2-0, tanto per dirne una, il computo delle conclusioni era fermo al debole colpo di testa di Ferguson contro 8 tiri e altrettanti pericoli. E se anche Ravaglia, ancora ottimo in varie occasioni, pasticcia in palleggio regalando il bis a Neres, allora non è davvero la notte giusta. A Italiano, questa volta, non è riuscita l’impresa memorabile di maggio in Coppa Italia, ma il vanto di aver giocato cinque finali di fila dal 2023 è consegnato alla storia (una vinta). Queste due squadre non devono far altro che continuare così: stanno dimostrando di poter vincere e offrire grande calcio ormai da anni, e alle spalle hanno due popoli infiniti e passionali. C’è tutto.  Fonte: CdS

 

 

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