“Il Mattino” – Doppio ex Savoldi: «Super Neres, accenderà la finale»
Mister miliardo, Beppe Savoldi, se la gode dal divano. Lui, che è stato bomber di Napoli e Bologna, stasera ha il cuore a metà ma anche tanta voglia di godersi una partita bella e divertente, nella quale a detta sua «Saranno gli attaccanti a fare la differenza». E chi se no? Perché per Savoldi ci sono giocatori che più di altri sono capaci di spostare gli equilibri anche in una partita così delicata come una finalissima.

Andiamo dritti al punto: chi deciderà questa sfida?
«Dico sempre gli attaccanti. Ma stavolta tocca fare una precisazione»
Faccia pure…
«Orsolini da una parte e Neres dall’altra possono accendere la notte di Riad».
Come mai ne è così sicuro?
«In serate del genere possono inventare qualcosa con tutta la classe di cui dispongono e tireranno fuori il loro meglio».
Ma a lei quanto avrebbe fatto comodo giocare al fianco di quei due?
«Con Orsolini avrei certamente segnato qualche gol in più perché è un giocatore che mette tante palle in mezzo. Ma per fortuna del Napoli non sempre è determinante. Ecco, gli azzurri devono augurarsi che quella di stasera non sia una delle sue più brillanti».
E se non si accendesse Orsolini, che pericoli ci possono essere per il Napoli?
«Il Bologna ha tanti giocatori che sono tutti allo stesso livello, un livello medio-alto. E questi giocatori sono tutti funzionali al sistema di gioco. Non c’è nessuno che superi l’altro. E messi insieme fanno la differenza ed elevano il loro livello».
Quindi sta dicendo che l’uomo in più del Bologna è quello seduto sulla panchina?
«Italiano è bravo perché li mette nel poso giusto, gli spiega bene cosa devono fare e li fa rendere al massimo. La sua principale qualità è quella di non mettere mai i suoi giocatori nelle condizioni di andare in difficoltà, li agevola. Gli fa fare dei compiti in base alle loro possibilità».
Invece cosa le piace di Conte?
«Innanzitutto la sua carica agonistica. Non capisco come mai sia stato via quei tre giorni. Forse voleva andarsi a prendere una boccata di ossigeno e fare un po’ di relax per schiarirsi le idee».
Che partita sarà questa finale?
«Impossibile da pronosticare perché è una partita apertissima a qualsiasi risultato. Il Bologna non aveva niente da perdere ancor prima ancora di partire per Riad».
E il Napoli?
«Mi è piaciuto sotto tutti i punti di vista. Non ho nulla da eccepire. Conte è risuscito a far fronte alle assenze e la squadra è molto presente a se stessa».
Veniamo ai singoli: il Bologna ha ritrovato Immobile…
«Non andrei troppo di corsa. Immobile è stato decisivo con un rigore. Per ora credo che Casto sia ancora il titolare, ma Immobile può rappresentare una grande alternativa. Se sta bene è chiaro che può fare la differenza».
Nel Napoli il terminale offensivo è Hojlund…
«È un attaccante che sa fare tutto. Al momento sta dimostrando di poter essere una validissima alternativa a Lukaku. Rispetto a quando giocava nell’Atalanta mi sembra sia molto più determinato».
Come mai secondo lei?
«Credo che abbia capito come si gioca in Italia. Ha imparato come muoversi, come attaccare la profondità e la porta. Si è affinato e si è consolidato».
C’è una caratteristica che l’ha colpita di più del suo modo di giocare?
«La determinazione. E questa è una caratteristica trascinante. È determinato e sorridente: questo fa la differenza anche per i compagni. Ecco, è un tipo positivo. Affronta tutto con grande spensieratezza e il sorriso in uno spogliatoio diventa presto positivamente contagioso».
Conte già immagina di schierarlo al fianco di Lukaku…
«È una soluzione che mi incuriosisce. Vorrei tanto vederli insieme».
Come li vede? «Secondo me possono funzionare. Certo, non sempre. Ma in alcune partite o in alcune fasi di gara li vedo bene. Poi l’allenatore deve andare a cercare sempre quelle soluzioni che possano aprire le partite che sono delle vere e proprie scatolette. Non sempre le partite sono uguali, a volte vanno aperte in una maniera a volte in altre».
Fonte; Il Mattino
