Non solo Allegri-Oriali: quando le polemiche hanno infiammato la Supercoppa. Pandev…Zuniga…la non premiazione!
Il trofeo accende da sempre gli animi, in campo e fuori. Non è la competizione che tutti vogliono vincere, ma è quella che nessuno vuole perdere. Ecco i casi che hanno generato dibattiti e polemiche

Sembra che non interessi a nessuno, che le squadre la prendano con sufficienza, che per giocarla si scenda a compromessi con qualche paese esotico. Eppure, la Supercoppa Italiana accende da sempre gli animi, in campo e fuori. Non è la competizione che tutti vogliono vincere, è quella che nessuno vuole perdere. Andiamo a ripercorrere i casi che hanno generato dibattiti e polemiche.

Il battibecco tra Lele Oriali e Massimiliano Allegri durante Napoli-Milan ha generato qualche tensione in campo, che poi è proseguita anche il giorno successivo con un comunicato accusatorio degli azzurri in cui si parla di “aggressione fuori controllo”. Con ogni probabilità, gli insulti dell’allenatore saranno sanzionati dalla Giustizia sportiva.

Nel 2012 il Napoli è stato protagonista di un altro episodio. Al termine della sfida persa ai supplementari con la Juventus, giocata a Pechino, gli azzurri hanno scelto di disertare la premiazione come segno di protesta per alcuni episodi arbitrali della direzione di Mazzoleni che avrebbero condizionato l’incontro, come le espulsioni di Pandev e Zuniga. L’allenatore dei bianconeri era proprio Antonio Conte.

Nel 2019 sono state disputate due edizioni, entrambe in Arabia Saudita, che sono state accompagnate da diverse discussioni relative ai diritti umani. Amnesty International e l’UsigRai avevano chiesto ai club di non disputare l’incontro tra Juventus e Lazio in un Paese che non riconosce i diritti delle donne. Prima di Juventus-Milan invece avevano fatto clamore le modalità di vendite per i biglietti: “single” per gli uomini, “families” per garantire l’accesso misto allo stadio.

Walter Mazzarri era sulla panchina del Napoli nel 2012 a Pechino e si è ritrovato a giocare la Supercoppa Italiana in Arabia Saudita anche nel 2024, in un anno travagliato per gli azzurri. Innervosito dall’espulsione di Simeone, in un clima generale di proteste, l’allenatore ha replicato la scelta fatta dodici anni prima, disertando la premiazione che stavolta aveva visto celebrare l’Inter.

Sempre nel corso dell’edizione 2024, i minuti di silenzio in memoria di Gigi Riva e Franz Beckenbauer vengono fischiati dal pubblico. Un episodio che apre la discussione sul contesto dell’evento e sull’opportunità di giocare una simile manifestazione a latitudini così distanti. Per lo stesso motivo, è stato cancellato il minuto di silenzio riservato ad Aldo Agroppi dall’ultima edizione, inizialmente previsto.
Fonte: Gazzetta
