Italiano e il Napoli si sono sfidati in 14 partite, quinta finale in quattro anni per lui
Italiano e il Napoli si sono sfidati in 14 partite, risultati in equilibrio: 5 vittorie e 6 sconfitte per il tecnico, 3 i pareggi. Questa sarà la quinta finale in quattro anni per lui: ne ha perse tre con la Fiorentina e ha vinto quella di Coppa Italia contro il Milan all’Olimpico, in una notte da ricordare per il popolo rossoblù, a cui ha regalato un trofeo dopo lunghissima attesa.

La Supercoppa sarebbe il suggello di un anno magico per Italiano come per Conte, che l’ha conquistata cinque volte – da giocatore e tecnico – con la Juventus. Al primo anno sulla panchina del Napoli non era scontata la vittoria dello scudetto. Certo, vi erano stati corposi investimenti da parte di De Laurentiis ma a metà campionato era stato ceduto Kvaratskhelia, non un calciatore qualsiasi ma un campione che con la maglia del Psg ha vinto in sette mesi Ligue 1, Champions e Intercontinentale. «Abbiamo meritato di essere qui a giocarci la finale», ha detto Conte a Riad, dove nella notte della sfida contro il Milan ha ritrovato il Napoli. Quello bene organizzato, forte nella testa e nel fisico, attento e pronto a lottare su qualsiasi pallone. Proprio come il Bologna, che nella semifinale contro l’Inter ha commesso un solo errore a inizio partita, pagato con la rete di Thuram, e ha poi saputo gestire il match fino al momento dei rigori, deciso dal colpo di Immobile, un trentacinquenne che ha lasciato i turchi del Besiktas quando è arrivata l’offerta del Bologna. Lui sa come si vince la Supercoppa: ne ha conquistate due con la Lazio e una con il Besiktas. Fonte: Il Mattino
