Congresso Icio, radiologia interventistica quarto pilastro oncologia
(Adnkronos) – La radiologia interventistica è sempre di più uno strumento fondamentale nella cura dei tumori, il quarto pilastro – con chemioterapia, chirurgia e radioterapia – capace di integrare tecnologia avanzata, precisione terapeutica e attenzione alla qualità di vita del paziente. In alcune neoplasie è ormai una pratica diffusa con ottimi risultati riconosciuti anche a livello internazionale. La conferma viene dal congresso Icio – Italian Conference on Interventional Oncology che si è appena concluso a Milano e che ha riunito esperti da tutto il mondo per confrontarsi sulle più recenti innovazioni.
“Questo convegno è importante soprattutto per i pazienti – spiega Gianpaolo Carrafiello, presidente di Icio, direttore di Radiologia del Policlinico di Milano e professore dell’università Statale di Milano – Riunire esperti di radiologia interventistica da tutto il mondo ci permette di condividere le conoscenze più attuali e di guardare al futuro, mantenendo sempre il paziente al centro. Oggi possiamo affermare con certezza che i tumori si possono trattare anche con la radiologia interventistica. Abbiamo tanti sistemi di ablazione, apparecchiature che ci permettono di ‘bruciare’ il tumore con il caldo (e anche con il freddo), ma disponiamo anche di trattamenti ablativi non termici che hanno il vantaggio di distruggere solo le cellule tumorali. Si tratta quindi di una terapia molto mirata, molto focalizzata, che evita potenziali complicanze maggiori e ci consente di ottenere risultati che oggi in alcune neoplasie sono sovrapponibili alla chirurgia stessa, in particolare nel trattamento dei tumori epatici, polmone, rene, pancreas”.
“Oggi il nostro intervento non va visto come isolato – precisa l’esperto – ma all’interno di un percorso e di una valutazione multidisciplinare. Queste tecniche garantiscono non solo un’azione lesiva nei confronti delle cellule tumorali, ma favoriscono anche un aumento dell’azione della chemioterapia e dell’immunoterapia. E’ importante aumentare il livello di conoscenza della radiologia interventistica contro i tumori e favorire una maggiore condivisione con gli altri clinici”.
“L’idea di Icio, nata alcuni anni fa dalla collaborazione con il professor Carrafiello, è quella di fare il punto sulle nuove procedure e su ciò che oggi è consolidato nella radiologia interventistica – sottolinea Luca Brunese, presidente eletto Società italiana di radiologia medica e interventistica (Sirm) e co-presidente del congresso – Non un confronto solo tra radiologi italiani, ma un dialogo aperto con colleghi provenienti da tutto il mondo. E’ un’occasione importante per valorizzare la scuola interventistica italiana e per mostrare ai tanti giovani presenti quale livello di eccellenza sia possibile raggiungere”.
“E’ importante condividere culture scientifiche e percorsi clinici integrati – evidenzia Nicoletta Gandolfo, presidente nazionale Sirm e direttore Dipartimento Immagini Asl 3 di Genova – Questa è la forza della radiologia interventistica oncologica moderna: trasformare la tecnologia in cura, l’immagine in risposta clinica e le procedure in opportunità terapeutiche condivise con tutti gli specialisti coinvolti nel percorso del paziente oncologico”.
La radiologia interventistica “è una delle punte più avanzate della medicina moderna – conclude Francesco Blasi, preside della Facoltà di Medicina e prorettore dell’università degli Studi di Milano – Ha davanti a sé un grande futuro nella gestione di molte patologie, dal cancro ad altre condizioni complesse. Dal punto di vista accademico è particolarmente significativo vedere la grande partecipazione dei giovani: un segnale forte dell’interesse e del potenziale di crescita di questa disciplina”.
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