CdS – La notte amara di Spalletti

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Big Match amaro per Luciano Spalletti. Il tecnico di Certaldo torna al Maradona per la prima volta dopo aver conquistato il terzo scudetto con i partenopei seduto sulla panchina dei rivali bianconeri. Prima sconfitta da quando è arrivato alla Juventus, serata decisamente da dimenticare per la formazione juventina che per l’ennesima volta torna dal Maradona senza conquistare punti.
Di seguito le parole del Corriere dello Sport:
Non è tenera la notte di Lucio. Fischi alla lettura delle formazioni per il condottiero una volta adorato, per aver regalato nel 2023 uno storico scudetto. Napoli non dimentica le gioie e le emozioni vissute ma non perdona a Spalletti il tradimento di aver scelto la Juve per rilanciarsi dopo l’esperienza negativa con la Nazionale.
Spalletti riassume: «C’è da fare passi in avanti e anche velocemente. Abbiamo giocato già qualche partita, siamo al punto che dobbiamo tirare qualche somma. Loro sono andati più forte di noi, noi siamo stati più timidi nel girare la palla. Il disegno che volevamo costruire di avere superiorità a metà campo non ci è riuscito, abbiamo perso spesso palla e quindi ci hanno fatto correre. O tieni palla o ti portano in giro per il campo».
Napoli in piena emergenza ma intenso e feroce. Juve altrettanto con i cerotti ma timida, spaventata nell’approccio e per questo sopraffatta. Zero tiri in porta nei primi quarantacinque minuti.

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«L’assetto iniziale poteva benissimo fare ma siamo rimasti sempre impantanati in mezzo al campo, senza riuscire a far valere la superiorità numerica a centrocampo. Nella ripresa abbiamo fatto meglio, siamo andati uomo contro uomo e dopo il pari abbiamo preso in mano il pallino ma facendo sempre cose troppo scolastiche, senza forzare mai».
All’intervallo, Lucio era tornato sui suoi passi: dentro David per Cabal. Yildiz pareggia, Spalletti applaude; McKennie sbaglia e la Juve va al tappeto.
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