CDS- Mimmo Carratelli, Arsenico, Spalletti e vecchi dispetti
Mimmo Carratelli racconta, a modo suo, il ritorno di Luciano Spalletti a Napoli in occasione di Napoli Juventus.
Vibrazioni, emozione, perplessità, fatti più in là, nce simme viste cchiù ’na sera ’e maggio, tu che non cambi e cambiare me fai, Spalletti sì, Spalletti no, Spalletti olé, il ritorno di Spalletti a Napoli con la Juve allo chalet di Peppino cameriere a Mergellina.
L’amma applaudi’, l’amma fischia’, l’amma ignora’, ma c’amma fa’, chiede Giacomo Frollo pasticciere alla Pignasecca. Mercenario o merce rara, domanda Carminiello ’a rezza pescatore di fravagalia. Traditore o passator cortese, azzarda Gennaro Piromallo salumiere. Ma tene ‘o braccio tatuato napoletanamente, osserva Peppino cameriere.
Contegno, non sdegno, ammonisce don Ciccio portiere di palazzo. Siamo gente ospitale, afferma Salvatore pittore di alici. Lo mandiamo all’ospedale, si confonde don Peppino parcheggiatore allusivo. Torna ’a capa ’e bronzo, è la definizione di Saverio Malaspina ragioniere. A me nun fa né calvo né freddo, aggiunge Carmelo Mirabello regista di teatro popolare. Deritto vene e storto se ne deva andare, sentenzia Totonno Speranza direttore di centro commerciale.
Nostalgia zero, come la farina, espone don Peppino parcheggiatore allusivo. Ma qua’ nustalgia, se n’è ghiuto distrattamente corrucciato, ’na pec ’int’’a sacca e ll’uocche arrevutate, commenta Giacomo Frollo pasticciere alla Pignasecca. Luciano Spalletti è acqua passata, proclama Saverio Malaspina ragioniere. Mo’ è acqua juventina, avverte Gennaro Piromallo salumiere. Il peggiore inganno della nostra vita, si lamenta Carminiello ’a rezza pescatore di fravaglia. Ma qua’ inganno, la Juve proponne e l’omm risponne, sottolinea Totonno Speranza direttore di centro commerciale.
Ma voi pensate ancora a Spalletti, esclama don Ciccio portiere di palazzo. Ha definito Aurelio un sultano, insinua Salvatore pittore di alici. L’ha proprio insultanato, osserva don Peppino parcheggiatore allusivo. Spalletti ha detto che Aurelio è un non vedente, riferisce Gennaro Piromallo salumiere. Spalletti ha detto invadente, precisa Salvatore pittore di alici. Spalletti, arsenico e vecchi merletti, commenta Peppino cameriere.
Ma voi l’avete mai capito Spalletti, chiede Pasquale Pazienza giornalista on-line. Parlava a geroglifici, sostiene don Peppino parcheggiatore allusivo. Le sue erano vere e proprie circonferenze stampa, ricorda Giacomo Frollo pasticciere alla Pignasecca.
Come si presenterà, domanda Pasquale Pazienza giornalista on-line. Con quella faccia un po’ così, le sette rughe sempre lì, di uno che sì, lo scudetto l’ha vinto solo qui, canticchia Enrico Pignatiello baritono mancato al San Carlo.
Come ci dobbiamo regolare, don Ciccio, chiede Giacomo Frollo pasticciere alla Pignasecca. Fischiare, applaudire, ignorare, regolatevi voi, risponde don Ciccio portiere di palazzo. E Attilio come si regola, osserva don Peppino parcheggiatore allusivo. E mo’ chi è st’Attilio, chiede Saverio Malaspina ragioniere. Scherzavo, dice don Peppino parcheggiatore allusivo.
