Spazio, Gisondi (Tinexta Defence): “Ai supera limite umano, serve architettura Zero Trust e Ai driven”

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(Adnkronos) – “Stiamo entrando in uno scenario completamente nuovo: l’attacco cyber orchestrato attraverso l’intelligenza artificiale generativa”.  

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Lo ha spiegato Emilio Gisondi, Ceo di Tinexta Defence, intervistato nella sessione dedicata a “Satellite Hacking e minacce AI-driven”, nel contesto della conferenza Space&Underwater – Space Economy, Submarine Cables & Cybersecurity, in corso nei Saloni di Rappresentanza della Caserma dei Carabinieri “Salvo D’Acquisto” a Roma. Un quadro, ha sottolineato, che cambia radicalmente “scala e velocità” degli attacchi informatici: “L’AI consente di superare il limite umano degli hacker tradizionali, permettendo operazioni multidominio e interoperabili”.  

Il Ceo di Tinexta Defence ha spiegato che gli attacchi basati su agenti AI stanno già superando i tradizionali sistemi di detection: “Malware che un tempo avremmo intercettato tramite Ioc o firme oggi non vengono più rilevati: siamo davanti a una forte evoluzione dell’offensiva cyber”. Di conseguenza, “solo un’architettura Zero Trust e AI-driven può oggi contrastare attacchi di questo tipo”. Un passaggio è stato dedicato alla protezione delle comunicazioni satellitari, dove alle attività di cybercriminali si affiancano sempre più spesso attori statali: “Siamo coinvolti in progetti di ricerca, anche finanziati dal Pnrr, per sviluppare sistemi di cifratura spaziale e soluzioni di post-quantum cryptography”. Tecnologie considerate ormai imprescindibili, in un contesto globale in cui — ha ricordato Gisondi — “le big tech americane hanno presentato supercomputer quantistici che cambieranno il panorama della sicurezza”.  

Sul piano geopolitico, Gisondi ha richiamato il ruolo dell’Europa: “La solidarietà tecnologica europea è l’unica scelta strategica. Lo spazio è un dominio dove le minacce più rilevanti arrivano da Est, con budget enormi”. E ha accolto positivamente il rafforzamento degli investimenti europei: “I 200 milioni annunciati oggi sono un ottimo inizio per costruire una vera sovranità tecnologica”. “Serve una risposta coordinata, pubblica e privata, che anticipi la transizione verso il mondo quantistico”, ha concluso. 

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