Il Napoli torna bunker: l’impatto decisivo di Buongiorno
Certe cose non succedono mai per caso. E infatti non è casuale il fatto che da quando Alessandro Buongiorno è tornato ad essere protagonista al centro della difesa, il Napoli è tornato ad essere un bunker imperforabile. D’altra parte l’ex Torino era stato fondamentale per costruire il muro sul quale si era fondata la solidità del Napoli con vista sul quarto scudetto. Aveva scelto l’azzurro dopo una brevissima chiacchierata a cena con Conte e da quel momento si era calato nella realtà con rara professionalità. Protagonista a singhiozzo lo scorso anno – a causa di qualche infortunio di troppo – è tornato a disposizione di Conte sul tramonto dei ritiri estivi di quest’anno e ora è di nuovo al top della condizione.
LA CRESCITA
Dopo il crollo di Bologna e complice i tantissimi infortuni, il Napoli ha cambiato pelle e Conte è tornato alla difesa a tre. Nessun problema per Alessandro Buongiorno che si è messo al fianco di Rrahmani e Beukema alzando il muro davanti alla porta di Milinkovic-Savic. Perché Il centrale non è soltanto solidissimo in fase difensiva, ma diventa prezioso anche in fase offensiva quando va in appoggio continuo dei compagni per mettere pressione agli avversari.
Una fotografia per rendere l’idea della sua importanza: nel concitato finale di Napoli-Cagliari di fine agosto, ci vuole un’incursione di Buongiorno per scardinare la difesa dei sardi e servire ad Anguissa il pallone della rete decisiva. Eccolo qui il difensore che sa essere anche attaccante, un prototipo di giocatore moderno che diventa preziosissimo sia per il Napoli che per la Nazionale.
TUTTO AZZURRO
D’altra parte non è certo un mistero che Buongiorno ha un doppio obiettivo stagionale: bissare lo scudetto con il Napoli e centrare la qualificazione al prossimo mondiale con la maglia della Nazionale. Doppio azzurro, quindi, per il centrale già pronto ad aiutare l’Italia nel playoff che verrà. A marzo sarà fondamentale arrivare al top della condizione per aiutare Gattuso e gli altri azzurri a centrare la qualificazione che manca da due edizioni. Il ct sa bene quanto possa essere importante Buongiorno per tenere lontano i guai dalla porta di Donnarumma, così come Conte che da quando lo ha ritrovato non ha alcuna intenzione di farne a meno.
L’abito della difesa a tre sembra essere cucito addosso ad Alessandro da un’alta sartoria visto che non ci ha messo troppo ad adattarsi al nuovo sistema di gioco senza concedere nulla agli avversari. Lo dicono i numeri: Atalanta, Qarabag e Roma, tre partite e appena una rete subita. Una vera e propria inversione di tendenza per un Napoli che fin dall’inizio di stagione stava faticando tremendamente a trovare solidità lì dietro. Serviva uno scossone, ma sopratutto serviva il miglior Buongiorno che ha dovuto anche sopperire all’assenza di Rrahmani finito ko con la maglia della sua nazionale durante la sosta di settembre.
Fonte: Il Mattino
