De Laurentiis sottolinea: “Alle istituzioni calcistiche interessa solo il mantenimento della poltrona”

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Ieri si è svolto il Gran Galà del Calcio 2025, e fra i presenti c’era anche il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, che tra le altre cose ha sottolineato il suo pensiero su quello che è il calcio in Italia e non solo. Il Corriere dello Sport scrive: “Gli incidenti a cui fa riferimento il presidente sono diversi. Innanzitutto, gli infortuni e la gestione del calendario: «Non si possono prevedere. Le istituzioni calcistiche ci prendono per mano e ci trascinano nei loro percorsi dorati: a loro interessa solo il mantenimento della poltrona e noi veniamo utilizzati come se fossimo merce di scambio, della loro condizione e supremazia. Il calcio è vecchio, anzi stravecchio». L’attacco, diretto, è al sistema calcio italiano: «Se fossimo meno società e meno squadre, chiuderemmo il campionato anzitempo e ci sarebbe tutto il tempo per le nazionali, che così non leverebbero energie ai club. Il numero non conta, ma conta la qualità delle squadre. Qui c’è un grande errore: le retrocessioni. Se tu hai la Spada di Damocle di retrocedere e se hai una società più piccola, hai paura di investire, perché hai quella spada sulla testa. In NBA non ci sono retrocessioni e sono diventati tutti miliardari. Bisognerebbe fare sul serio gli stati generali del calcio»”.

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