CDS – Neres, ancora tu!
Difficile, difficilissimo, fare a meno del brasiliano per Antonio Conte. Dopo i 2 gol contro l’Atalanta, e la prestazione brillante contro gli azeri del Qarabag in Champions League, David Neres porta a casa un altro Man Of the Match. Suo l’unico gol del match, sufficiente per decidere la partita. Il Napoli è tornato, aggrappandosi sempre di più sulle spalle di un Neres sempre più determinante!
di seguito le parole del Corriere dello Sport:
“David sta giocando dove preferisce: a destra. Da lì può rientrare sul sinistro e scegliere se entrare in rifinitura o puntare il fondo. Titolare per la terza gara di fila dopo Atalanta e Qarabag. Martedì scorso con gli azeri non ha segnato, ma ha sfiorato un gol in acrobazia su cross di Lang. L’intesa è evidente tanto che la prima occasione, sui piedi di Noa, la crea proprio il brasiliano mettendolo davanti alla porta. Neres, rispetto all’olandese, viene dentro al campo con maggiore continuità, quasi seconda punta a tratti in appoggio a Hojlund. La sua partita non è soltanto offensiva. C’è un lavoro costante in fase di non possesso: rincorse su Hermoso, coperture preventive, scivolamenti puntuali su Koné quando l’azione si sviluppa dal lato opposto. I duelli con lo spagnolo sono continui, ruvidi, logoranti: il difensore della Roma prova a limitarlo con il fisico, Neres risponde con rapidità e cambi di direzione. Al 69’ il primo cambio di pelle tattico: si sposta a sinistra per lasciare corsia a Politano. Continua a muoversi tra le linee, cerca la profondità quando il Napoli va lungo su Hojlund, accorcia quando c’è da legare il gioco, nonostante l’evidente stanchezza. All’80’ l’ennesima metamorfosi: esce Hojlund, entra Elmas, e Neres va a fare il falso nove. Lo aveva già fatto con esiti eccellenti contro l’Inter. Si abbassa, prova a liberare spazi per gli inserimenti. All’85’ i crampi gli chiedono il conto: si ferma e lascia il posto a Lucca. Finisce lì la sua partita, da Player of the Match. Un gol che vale la terza vittoria consecutiva e che in questo periodo lo mette in cima alle gerarchie di Conte.”
