“Napoli, lo scossone post-Bologna ha funzionato alla grande! Modulo è perfetto”

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A “1 Football Club“, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Carlo Tarallo, giornalista del quotidiano La Verità. Ecco le sue dichiarazioni.

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Come sta stamattina un tifoso del Napoli?
“Sta benissimo, benissimo. E devo anche riconoscere che quella famosa conferenza stampa post Bologna – che tutti avevamo criticato per il casino che aveva creato Conte – evidentemente è servita, nonostante rappresentasse solo la punta dell’iceberg delle problematiche del Napoli. A questo punto è chiaro che lì dentro ci deve essere stato uno scossone fortissimo, e ha funzionato. Ha funzionato: le tre vittorie consecutive, i sei gol segnati… la reazione c’è stata. E il Napoli, sulle ali dell’entusiasmo, oggi si propone come favorita per il campionato insieme all’Inter, per quanto mi riguarda. Mentre lo dico mi dispiace, ma abbiamo ridimensionato fortemente la Roma (ride, ndr.). Li abbiamo dominati. Dominio totale. Il primo tempo è stato impressionante. Non ci hanno capito niente. Gasperini sa fare una sola cosa: fa sempre la stessa cosa, e tu gliel’hai impedita. Fine. Mi dirai: Milinković-Savić alla fine ha salvato il risultato… e ci mancherebbe pure che la prima in classifica non tiri mai in porta! Uno lo deve fare, no? La Roma di ieri l’abbiamo totalmente annichilita. Il primo tempo è stato di livello monumentale. Non riuscivano a fare nulla, non riuscivano a ragionare. E dal punto di vista fisico, vuoi vedere che il Napoli adesso sta beneficiando della preparazione pesante fatta quest’estate, che probabilmente ha portato anche a qualche infortunio di troppo? Ieri il Napoli è stato all’altezza della situazione, eccome. E io lo ringrazio di cuore, perché vincere a Roma e riprendersi il primo posto ci ha davvero regalato una gioia enorme. Oggi andiamo tutti a lavorare più contenti. È chiaro, il calcio dovrebbe allietare i weekend. Oggi invece è diventato centrale nelle nostre vite: siamo tutti malati di pallone. A Napoli è normale che sia così: è passato il più grande di tutti i tempi, da noi il Napoli è una religione. Ma ormai lo è diventato per tutti, anche per l’ultima squadra di Terza Categoria.”

È vero che il Napoli stia salendo di condizione, ma non è altrettanto vero che, quando veniva schierato con i cinque centrocampisti – quel 4-1-4-1 – c’era meno spazio per esprimere le qualità atletiche e anche meno soluzioni offensive?
“Sì. Dopodiché, quando torneranno gli infortunati, secondo me si tornerà a quel tipo di assetto, perché alla fine i migliori undici li devi mettere in campo. Lo so che dico una banalità, e non sono un giornalista sportivo ‘vero’, per fortuna mia. È chiaro che con questo Napoli ‘Peperino’, con le due ali e il centrocampo a tre, si creano altri spazi. Però quando tornano tutti, voglio vedere come fai a non metterli. Magari ci saranno accorgimenti, magari ci saranno rotazioni più avanti nella stagione. Ma è chiaro che poi farai giocare tutti. È giusto così: oggi il modulo è perfetto per gli uomini che hai, ma quando ritornano i titolari tornerai all’assetto iniziale, avendo però la possibilità – in corso d’opera – di cambiare modulo se hai bisogno di qualcosa di diverso.”

 

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