Napoli, Lukaku: ecco quando potrebbe tornare
Centocinque giorni oggi: e, come s’era intuito in quel 14 di agosto, il rientro si avvicina. Per la Roma non si può. Per il Cagliari, nel prossimo turno di Coppa Italia del 3 dicembre, non sarà il caso. Contro la Juve si vedrà e per Lisbona, Udine o con maggior certezze per Riad, probabilmente e finalmente si potrà. Lukaku va di fretta, ha voglia di ricominciare, ma quando si esce da una “lesione di alto grado del retto femorale della coscia sinistra” non è il caso di azzardare.
Il fisico risponde, gli allenamenti ispirano ottimismo, il calendario è intasatissimo e a Conte è venuta una “strana” idea. Il regolamento di Champions League, scrive la Gazzetta dello Sport, consente di intervenire in corsa (un solo cambio), per fronteggiare gli infortuni, e gli incidenti di questo quadrimestre hanno ridotto l’organico e sottratto leader della primissima fascia. De Bruyne e Anguissa rientreranno a febbraio. Volendo ci sarebbero anche Mazzocchi e Marianucci, che non rientrano tra i “convocabili”. Ma la tentazione di Conte, che all’orizzonte già vede il Benfica a Lisbona (il 10 dicembre), il Copenaghen in Danimarca (il 20 gennaio) e il Chelsea al Maradona (il 28), è quella di precettare Big Rom, inserirlo al posto di De Bruyne, e poi aspettare la finestra di gennaio per intervenire altrove, magari “sfruttando” gli interventi del mercato.
Mourinho dista ancora un po’, due settimane scarse a partire da questo momento. E se la fortuna dovesse cominciare a guardare con simpatia a Lukaku, il centravanti potrebbe persino riuscire a salire sull’aereo che trascinerà il Napoli in Portogallo. Per andarsi a giocare un’altra fettina della qualificazione in Champions League. Niente è impossibile. E però pure l’esatto contrario.
Ma intanto per avercelo è il caso di procedere con il protocollo. E di segnalare all’Uefa che per Conte c’è un centrocampista in meno e un attaccante in più.
