La copertina dell’ottimo momento del Napoli ha un nome e un cognome, Davide Neres, talento brasiliano ex Benfica e Ajax che sta completamente rubando la scena sotto le pendici del Vesuvio. In campo non concede nessun punto di riferimento alle difese, spazia ogni area di gioco, si lancia in profondità e se non segna crea occasioni. Seppur non coinvolto nelle reti con il Qarabag, resta l’uomo più pericoloso, fermato dall’ottimo portiere della squadra ospite prima, e dal palo successivamente. Protagonista totale invece nel match precedente con l’Atalanta, in cui è stato autore di 2 reti.
Ecco alcune parole da Il Mattino che evidenziano l’ottimo periodo del brasiliano e il suo rapporto con la città.
“La collina di Posillipo è il nuovo regno di David Neres, il brasiliano che nell’ultimo mese si è preso il Napoli sulle spalle. Apparentemente svogliato, ma allo stesso tempo determinante e incisivo: David sgasa a tutta velocità sulla fascia e crea il panico dietro di sé. Corre forte, salta avversari come pali dello slalom e sta dimostrando anche freddezza sotto porta.Il nuovo Neres è carta ampiamente conosciuta per il quartiere dove in un anno è diventato l’amico di tutti. Vive la vita di un cittadino qualunque e fuori dal campo è semplicemente David: niente di più, niente di speciale. Succede che lo si possa incontrare mentre passeggia con sua moglie Kira o magari lungo la strada con le buste della spesa. Li conoscono tutti, ma soprattutto sono loro a conoscere tutti. Discreti sì, ma mai schivi. Ogni giorno il brasiliano inizia la sua mattinata fermandosi almeno cinque o dieci minuti con i bambini che vanno a salutarlo fuori al cancello per un autografo o un selfie. David non si sottrae. A nessuno. Mai.
Per tutti è diventato un amicone con il quale fermarsi a scambiare qualche battuta, purché non si parli di calcio. Non gli piace commentare le prestazioni sue o quelle dei suoi compagni e i vicini oramai lo hanno capito. Dalla collina di Posillipo Neres si affaccia e guarda il mare che lo coccola, lo culla, lo fa stare bene e non gli fa accusare nemmeno un po’ di “saudade” del suo Brasile. ![]()

Quello tra Neres e Napoli è stato amore a prima vista, dimostrato dalla scelta – oramai di un anno fa – di chiedere proprio qui la mano alla compagna Kira. Non amano la movida e il by night, ma non disdegnano una cena a lume di candela sul Lungomare o in uno dei loro ristorantini di fiducia. Non amano i riflettori e si sentono napoletani a tutti gli effetti. E quando David torna a casa dagli allenamenti di Castel Volturno trova sempre qualcuno che lo aspetta per un saluto. All’inizio non capiva come mai si fermassero sempre fuori casa sua, poi ha intuito che quella non era invadenza ma affetto: sincero e spontaneo. L’amore di una città ricambiato con la naturalezza di chi come David Neres ha saputo calarsi in una piazza che troppo spesso rischia di essere scambiata per “oppressiva”. Non ha mai avuto bisogno di dribblare i tifosi, anzi, il più delle volte li punta dritti, chiede loro se può dare una mano e con il sorriso si mette a disposizione.”
