La Gazzetta dello Sport di questa mattina si concentra sull’Atalanta, reduce da un complicato avvio di stagione che ha visto l’avvicendamento in panchina fra Ivan Juric e Raffaele Palladino, pronto a fare il suo debutto nella sfida di domani sera al Maradona contro il Napoli. Intensità, verticalità e gol. Il nuovo tecnico della Dea nel giorno della sua presentazione alla stampa ha battuto molto sull’attacco, sottolineando il grande valore del reparto offensivo bergamasco ma anche la necessità di sfruttarlo meglio, facendolo segnare di più. Ed è proprio dalla capacità realizzativa – l’anno scorso il surplus della squadra di Gasperini in una stagione chiusa al terzo posto e con il secondo miglior attacco della A (una rete in meno dell’Inter, primatista con 79) – che l’ex Fiorentina vuole ripartire per tornare a splendere come nel passato più recente. Che sia la formula due più uno (al momento la versione più probabile domani contro il Napoli) o un trequartista più le due punte – queste le due opzioni prospettate dall’allenatore – serve ritrovare il feeling perduto con la porta per accumulare punti e scalare posizioni, con l’obiettivo di tornare al più presto in zona Europa.
Palladino è partito subito forte, insistendo molto sull’aspetto motivazionale, fondamentale per riprendere la retta via. I numeri e il confronto con il 2024-25 raccontano di una squadra che ha perso il capocannoniere del campionato (Retegui, 25 gol) ma ha conservato un reparto offensivo dal potenziale importante, aggiungendoci Sulemana (un solo centro col Southampton) ma soprattutto Krstovic (11 reti con il Lecce). Che si segni di meno ci sta, perché l’apporto di Mateo è stato pesante, ma che si possa fare di meglio pure senza di lui è un pensiero condiviso in casa bergamasca. Di sicuro la partenza lenta di Lookman (l’anno scorso 6 gol dopo 11 giornate) dovuta alle turbolenze estive legate al mercato non è stata d’aiuto, ma tutti devono dare di più, come Krstovic. Un anno fa al Maradona l’Atalanta liquidò i futuri campioni d’Italia con un secco 3-0: doppietta proprio del nigeriano (che sui social ha rimesso le foto in maglia atalantina) e sigillo di Retegui.
