“Andrei a far la guerra con calciatori che mi seguono e che meritano gratitudine”

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Oggi mister Conte è tornato a Castel Volturno a dirigere l’allenamento e purtroppo, per il suo Napoli, all’appello non ci sarà, Anguissa, confinato a far terapia, un pilastro in meno per andare a “far la guerra con calciatori che mi seguono e che meritano gratitudine”.

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E cercando qua e là, in un organico che poi è depotenziato dagli infortuni ma non certo limitato, qualcosa si trova: il tridente riappare, nella sua lucentezza.

 

In difesa, ora che Olivera tornerà a ridosso della sfida con l’Atalanta e che Spinazzola dovrà calarsi nel suo ruolo: da sinistra verso destra, si può immaginare che venga chiesto a Gutierrez di assecondare le uscite e le diagonali e il resto, beh, non fa un plissé, con Buongiorno, Rrahmani e Di Lorenzo guardiani di Milinkovic-Savic. In mezzo, Lobotka è sempre lui, conosce i tempi per orientare l’attacco e ha la saggezza per fungere da frangiflutti. Intorno, da una parte Elmas, che sa fare varie cose ma la mezzala assai di più, e McTominay, che può riprendersi il suo ruolo, quello nel quale ha esaltato la propria natura. Mentre davanti Hojlund (aspettando Lukaku) è pronto insieme a Politano e Neres.

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