Il momento difficile, i risultati altalenanti, lo sfogo post Bologna, qualche spiffero di troppo, la rinnovata fiducia del patron. Si tratta di sicuro del periodo più complicato di Conte sulla panchina del Napoli. Scrive Il CdS: “E’ già accaduto di tutto in tre mesi e quattordici partite. Il Napoli, nel frattempo, è a meno due dalla vetta e ancora dentro la zona playoff in Champions per un pelo, ventiquattresimo. Ultimo posto disponibile. E mentre squadra e allenatore sono alle prese con la gestione di un momento delicatissimo, soprattutto alla luce del discorso di Conte a Bologna, piovono problemi e anche parole. Non soltanto l’infortunio di Anguissa, finora: la pausa, in due giorni, ha prodotto anche le dichiarazioni di Lobotka, che ha sottolineato la durezza della preparazione senza escludere un addio in estate, e anche il discorso del ct olandese Koeman su Lang. Tutte situazioni che non fanno altro se non aggiungere dubbi ai dubbi, pensieri ai pensieri, sensazioni negative ad altre. Ora più che mai, sono fondamentali la mano e gli interventi del presidente De Laurentiis e del ds Manna: sono loro ad aver orientato la ricostruzione del Napoli del post scudetto 2023, ridisegnando il progetto di un grattacielo tra le macerie della stagione successiva al terzo titolo e affidando a Conte la rinascita. La gioia del quarto scudetto, un capolavoro di forza ma anche un evento sorprendente, deve essere difesa e alimentata: il Napoli, dopo tutto, è in piena corsa su ogni fronte e in un mese, dall’Atalanta a Riyad, si giocherà il futuro in quattro competizioni.”
