Solo, incredibilmente solo e con tutto il peso dell’attacco sulle spalle. Rasmus Hojlund, ultimo ad arrendersi a Bologna, risente, forse più di tutti del momento no della squadra e, probabilmente dell’assenza di De Bruyne. Ma è tutto il fronte d’attacco azzurro a latitare…Scrive il CdS: “Neppure un tiro in porta nel secondo tempo. Appena uno in tutta la partita (Elmas) contro il giovanissimo Pessina. […]. La partita di Rasmus Hojlund è la fotografia delle difficoltà offensive. Per Conte è stato tra i migliori in campo del Napoli. Perché è stato l’ultimo ad arrendersi. Ci ha provato in tutti i modi possibili ma non ha mai avuto un’occasione utile per pungere. Ha dovuto combattere contro Heggem e Lucumi, nel secondo tempo è apparso anche un po’ nervoso dopo una domenica spesa a ricercare un pallone giusto che non è mai arrivato. Ha perso tanti duelli, 13 su 18, ma era solo. La squadra non lo ha mai servito come avrebbe sperato. Come avrebbe dovuto. Un solo acuto, nel primo tempo. Uno spunto personale con tiro dal limite murato. Tanta volontà, tanto impegno. Ma non è bastato. Così il digiuno si prolunga. Hojlund non segna dal 5 ottobre, Napoli-Genoa, ma la luce in attacco s’è spenta per ben altri motivi.”
