L’impatto di Hojlund a Napoli era stato travolgente: quattro reti nelle prime partite e la sensazione di un attaccante rinato dopo l’esperienza a Manchester. Conte lo aveva messo subito a suo agio, De Bruyne lo serviva con precisione, e l’intesa sembrava perfetta. Poi la frenata: la sosta di ottobre e i primi guai muscolari hanno interrotto la sua scalata. Il centravanti ha dovuto ricaricare le energie e ritrovare la forma migliore, perdendo un po’ di quella spinta che lo aveva reso irresistibile.
Fonte: Corriere dello sport
