Quattro partite senza gol e una condizione ancora da ritrovare. Rasmus Hojlund è rimasto intrappolato tra i centrali dell’Eintracht, ma tutto il reparto offensivo degli azzurri vive un momento di appannamento. Gli esterni si sacrificano, corrono, ma non incidono negli ultimi metri. Scrive il CdS: “Hojlund, inevitabilmente, finisce al centro del dibattito: il danese che aveva incantato al ritorno in Italia, che aveva bussato con forza alle porte d’Europa con la doppietta allo Sporting Lisbona, oggi fatica a incidere. Dopo l’infortunio muscolare che gli ha fatto saltare la trasferta di Torino, la sfida interna con l’Inter e in mezzo la disfatta di Eindhoven, il suo rendimento si è inceppato. Era rientrato a Lecce per poco più di mezz’ora, ma ora sono 209 minuti consecutivi senza reti per il centravanti. A ingabbiarlo è stato Koch, capitano e guida difensiva dell’Eintracht, protagonista di una partita praticamente perfetta. Puntuale nelle letture, aggressivo nei duelli, sempre lucido: non a caso alla fine è stato premiato come migliore in campo. Una sfida personale vinta nettamente, quella del difensore tedesco, che ha spento Hojlund e neutralizzato la principale fonte offensiva del Napoli.”
