L’analisi ed il commento alla gara del Maradona di Pasquale Salvione sul Corriere dello Sport – Rischia di perdere il primo posto in classifica, ma ha superato un esame difficilissimo. Il Napoli frena, ma deve essere cosciente che il pareggio contro questo Como non può essere un risultato da buttare via. La squadra di Fabregas gioca il calcio migliore del campionato, ormai è una realtà consolidata.
Ha tanta qualità, fa una pressione feroce a tutto campo (anche sul portiere avversario), fraseggia bene, si affida all’esuberanza e alla spensieratezza dei suoi giovani gioielli. Non è così in alto in classifica per caso, giocarci contro è difficile per tutti. Lo è stato anche per il Napoli, che l’ha affrontata trattandola da grande squadra. Conte ha chiuso per la seconda volta di fila senza subire gol, ma soprattutto sta ritrovando la solidità che gli era un po’ mancata in questo avvio di stagione. Questo è un passaggio chiave per puntare in alto, il ritorno di Rrahmani ha sicuramente contribuito a blindare la porta. È stata comunque tutta la fase difensiva a funzionare, il tandem di centrali con Buongiorno ha lasciato praticamente le briciole a Morata. Ma anche la capacità di schermare Nico Paz ha abbassato il tasso di pericolosità del Como, il numero 10 argentino non ha brillato nonostante il fascino dello stadio Maradona. La copertina se l’è presa invece Milinkovic-Savic, alla fine premiato come migliore in campo. L’errore sul fallo da rigore è stato abbastanza ingenuo, la capacità di riscattarsi parando il secondo penalty consecutivo è stata unica. Non a caso nessun portiere ha parato più tiri dal dischetto nei cinque maggiori campionati dall’inizio della scorsa stagione (sei). ![]()
Ha tanta qualità, fa una pressione feroce a tutto campo (anche sul portiere avversario), fraseggia bene, si affida all’esuberanza e alla spensieratezza dei suoi giovani gioielli. Non è così in alto in classifica per caso, giocarci contro è difficile per tutti. Lo è stato anche per il Napoli, che l’ha affrontata trattandola da grande squadra. Conte ha chiuso per la seconda volta di fila senza subire gol, ma soprattutto sta ritrovando la solidità che gli era un po’ mancata in questo avvio di stagione. Questo è un passaggio chiave per puntare in alto, il ritorno di Rrahmani ha sicuramente contribuito a blindare la porta. È stata comunque tutta la fase difensiva a funzionare, il tandem di centrali con Buongiorno ha lasciato praticamente le briciole a Morata. Ma anche la capacità di schermare Nico Paz ha abbassato il tasso di pericolosità del Como, il numero 10 argentino non ha brillato nonostante il fascino dello stadio Maradona. La copertina se l’è presa invece Milinkovic-Savic, alla fine premiato come migliore in campo. L’errore sul fallo da rigore è stato abbastanza ingenuo, la capacità di riscattarsi parando il secondo penalty consecutivo è stata unica. Non a caso nessun portiere ha parato più tiri dal dischetto nei cinque maggiori campionati dall’inizio della scorsa stagione (sei). 
Ma Conte ha ricevuto altre tre risposte importanti dalla serata del Maradona. La prima da Elmas, ancora una volta capace di avere un impatto importante in qualsiasi parte del campo. Ha iniziato da play al posto di Gilmour, ha chiuso da esterno destro al posto di Politano. Giocatori così fanno la fortuna di ogni allenatore. La seconda è arrivata da Gutierrez, entrato benissimo sulla fascia sinistra. Ha gamba, piede, intraprendenza, sfrontatezza. Ormai è pronto a essere una seria alternativa. La terza, quella forse più attesa, l’ha data Lobotka, che si è rivisto in campo negli ultimi minuti dopo l’infortunio. Inutile sottolineare quanto sia importante il suo ritorno, soprattutto nella serata in cui si è fermato Gilmour insieme con Spinazzola (entrambi per affaticamento muscolare). Ma è stato tutto l’atteggiamento di squadra a convincere l’allenatore: lo spirito, la capacità di soffrire e di leggere le difficoltà della partita. La striscia di risultati utili consecutivi in casa è salita a 17, ma per la prima volta non è arrivato il gol in casa nel 2025. Anche perché non ha brillato Hojlund, al rientro da titolare. Non è stata una serata facile per la squadra e non lo è stata nemmeno per lui, nonostante il Como non si sia mai abbassato a difendere. Avrà l’occasione per rifarsi già martedì sera, nella sfida di Champions con l’Eintracht. Il Napoli deve riscattare la figuraccia di Eindhoven e, soprattutto, non può permettersi altri passi falsi. Sarà il sesto impegno del ciclo da sette che si chiuderà domenica a Bologna. La sosta potrà aiutare Conte a ritrovare energie e uomini. Finora non ha mai avuto tutti a disposizione.
