ADL all’emittente svizzera RSI: “Nel calcio i tifosi vogliono sempre di più! Da napoletani ricevo ogni giorno grande affetto!”
Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, ha parlato ai microfono dell’emittente svizzera RSI toccando diversi temi e soffermandosi nello specifico sulla sua avventura calcistica, iniziata alla guida della società azzurra nel lontano 2004. Queste le sue dichiarazioni, riprese dal portale TuttoNapoli.
“Quando sono arrivato nel mondo del pallone non ne sapevo nulla. Quando mi parlavano di 4-4-2 pensavo fosse un modo di sedersi a tavola. Il cinema mi ha insegnato disciplina, amore per il lavoro e professionalità. Ma soprattutto la differenza tra imprenditore e prenditore: io ho sempre voluto creare. Cinepanettoni? Mi divertiva raccontare l’Italia vera, quella che rideva senza sapere di ridere di se stessa“.
Criticato per tanto tempo come presidente? De Laurentiis risponde così: “Veda, anche qui: il calcio ahimé, lo si vive partita dopo partita. Non ho mai sentito i miei tifosi cinematografici pretendere sempre di più, mentre nel mondo del calcio non basta mai, non fai mai abbastanza. Ti chiedono acquisti e altro, tutta gente che spesso fa fantacalcio e di calcio capisce molto poco! Ci sono 85 milioni di tifosi nel Napoli, 15 milioni negli USA. Allora io sento di essere amato dai più, criticato da quelli che vanno allo stadio ma fra quelli che vanno allo stadio ci sono un 10-15% di ultras che nella maggior parte del caso, sono fuorilegge. Lei ha visto cos’è successo a Milano con Inter e Milan?“.
Il presidente ha poi parlato dell’attuale rapporto con la tifoseria: “Mi hanno sempre abbracciato e chiesto foto e firme in continuazione. Le do una risposta al contrario: tanti anni fa, scendo dall’aereo a Torino, viene da me una persona con la maglia della Juventus: ‘Presidente, mi può mettere una firma? Mi permette una foto?! lo dissi: ‘Ma tu non sei juventino?, lui rispose: ‘Si ma noi un presidente come lei non ce l’abbiamo‘! Mi fa piacere, perché vuol dire che rappresento una diversità“.
