Alla celebrazione dei cento anni del Corriere dello Sport, ospitata al Teatro San Carlo, il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi ha colto l’occasione per fare il punto sul futuro dello stadio Diego Armando Maradona.
In vista di Euro 2032, il primo cittadino ha ribadito la volontà del Comune di rinnovare l’impianto di Fuorigrotta, confermando al tempo stesso un dialogo “ottimale” con la SSC Napoli di Aurelio De Laurentiis, che parallelamente sta valutando l’ipotesi di costruire un nuovo stadio di proprietà nella zona del Caramanico.
«Il Maradona rappresenta la storia della città e il cuore dei tifosi — ha dichiarato Manfredi —. Faremo di tutto per modernizzarlo, restituendogli nuova vita e funzionalità. Lavoriamo con la società per arrivare a una soluzione condivisa e sostenibile, che permetta a Napoli di ospitare gli Europei del 2032».
Il sindaco ha poi allargato il discorso alla trasformazione della città in vista del titolo di Capitale Europea dello Sport 2026. Tra i progetti in corso anche quello di Bagnoli, che diventerà polo di riferimento per sport di mare e di terra, oltre che sede della Coppa America di vela. Tuttavia, ha frenato sull’ipotesi del centro federale del tennis: «C’è stata una pausa nei colloqui con la FITP, che sta valutando altre opzioni. Ma diverse federazioni hanno espresso interesse per l’area ex Italsider».
Sul fronte operativo, l’assessore alle Infrastrutture Edoardo Cosenza ha illustrato i prossimi passi: «Il masterplan dei lavori è stato approvato. Entro il 2026 si terrà la gara d’appalto e nel 2027 inizieremo i lavori, senza mai chiudere lo stadio. A progetto completato, il Maradona avrà 10mila posti in più, una nuova copertura totale in alluminio, pannelli solari e sistemi di recupero delle acque piovane».
Il nuovo impianto, da 65mila spettatori, sarà privo di pista di atletica e caratterizzato da una gradinata unica vicinissima al campo (7-10 metri di distanza), con aree commerciali sotto le tribune e skybox come richiesto da De Laurentiis. Anche i parcheggi sotterranei, realizzati per Italia ’90 e mai utilizzati, rientreranno nel piano di rilancio.
Il Comune ha tempo fino a luglio 2026 per presentare il progetto definitivo alla UEFA e alla FIGC, ma la strada — come assicurano Manfredi e Cosenza — è ormai tracciata: un Maradona moderno, sostenibile e pienamente all’altezza della città che rappresenta.
Fonte: Il Mattino
