Adesso conta il Napoli


Confronto interno dopo la disfatta contro il Psv: si torna a galla solo con il collettivo

La linea di Conte sposata da ADL: il bene supremo è la squadra, serve pazienza con i nuovi

La strada è reagire già con l’Inter
La chiave dell’analisi che anche Conte e la squadra hanno fatto ieri al rientro dall’Olanda, in un’ora di riunione schietta e articolata al
centro sportivo con analisi al video della partita, è unica: il gruppo ha due strade davanti a sé, tirare tutto fuori e reagire già sabato con l’Inter prima che la crisi diventi nera oppure continuare a vivacchiare facendo finta di credere che Eindhoven, per quanto inaccettabile, sia stato solo un brutto episodio. La certezza, conoscendo il valore e l’orgoglio di Conte e le indiscutibili qualità morali dei suoi giocatori, sintetizzate nell’atmosfera di
assoluta mestizia dopo il 6-2 con il Psv, è che hanno scelto la prima. Lo schianto olandese, un tonfo sorprendente nonostante i segnali di flessione, può stendere la belva feroce e fiera che ora guaisce trasfigurata e confusa, ma può anche ridestarla. Perché è di questo che si tratta: il Napoli, al momento, non c’è. Ha perso certezze e riferimenti, non sa più reagire o blindare un vantaggio. O forse non c’è più quello di un anno fa e bisogna rigenerarlo perché sono cambiati i tempi, il modulo, i giocatori e le motivazioni, e tutti, dall’allenatore all’ultimo arrivato, devono adeguarsi attraverso la consapevolezza e l’autocritica. Individuali e di squadra. Conte ha centrato il punto: «Me ne infischio della gloria individuale, il bene supremo è il Napoli». De Laurentiis ha sposato la sua linea: serenità e identità di pensiero. A cominciare dal discorso sulla pazienza e i tempi di inserimento dei tanti nuovi arrivati. Fonte: CdS
