ESCLUSIVA – Padre Alessandro Gargiulo: “Campus e Festival: la partecipazione di Scampia è stata straordinaria! Napoli? Quattro competizioni sono tante, ma serve fiducia!”
Padre Alessandro Gargiulo, parroco della Parrocchia Maria SS. del Buon Rimedio sita nel quartiere di Scampia, ha rilasciato un’intervista esclusiva ai microfoni de ilnapolionline.com per commentare il Campus 3S Givova ed il Festival della Letteratura Sportiva, andati in scena nei giorni scorsi all’interno dei locali parrocchiali.
Si è appena concluso il Campus 3S Givova, ospitato per il secondo anno consecutivo a Scampia. Le sue impressoni.
“E’ stata un’esperienza davvero entusiasmante oltre che una risposta di solidarietà ad un bisogno oggettivo che il territorio ha. A volte s’innescano diverse situazioni che portano a trascurare la prevenzione della salute o a rimandare nel tempo visite mediche specialistiche, tutti aspetti che alla lunga generano disagi. La risposta della gente è stata straordinaria ed ha generato un qualcosa come tremila visite, mille in più di quelle dello scorso anno presso la sede dell’università. Questo sta a significare tanto, come la fiducia nell’iniziativa e nella comunità che la propone e la ospita. L’attenzione e la professionalità di medici e volontari sono state incredibili anche dal punto di vista dell’umanità, con grande disponibilità e discrezione. Il clima familiare ha poi permesso il crearsi di una bella integrazione fra la comunità e la presenza, oltre al Campus, del Festival della Letteratura Sportiva che ha arricchito quest’esperienza attraverso la partecipazione delle scuole del territorio, molto disponibili a presenziare con i propri studenti”.
E’ stata data l’opportunità di svolgere gratuitamente esami clinici approfonditi. Qual è stata la risposta del quartiere?
“La risposta è stata di gran fiducia, sono state offerte elevate prestazioni sanitarie nonostante la forte pioggia della prima sera. La gente ha risposto con accoglienza e gratitudine, che mi è stata comunicata da molti fedeli che hanno visto in quest’opportunità un vantaggio da sfruttare dopo essersi in parte trascurati. Tutta la comunità attende quindi con gioia il ripresentarsi di una simile occasione. Scampia ha risposto non bene, benissimo!”.
Qual è stato il settore maggiormente privilegiato?
“Non sono ancora in grado di poterlo dire, attendo i dati. E’ stata certamente molto forte l’adesione alle indagini strumentali, come i prelievi e l’analisi del sangue. Sono state fatte anche numerose ecografie epatiche, addominali e diverse prestazioni di questo tipo che richiedono, nelle strutture, anche tempi abbastanza lunghi d’attesa dopo la prenotazione”.
Non solo l’aspetto medico, visto che parallelamente è andato in scena il Festival della Letteratura Sportiva, che ha visto protagonista un pubblico giovane, prevalentemente composto da studenti. Come hanno risposto le scuole del territorio?
“In buona sostanza abbiamo avuto la presenza di scolaresche, molto interessate a quanto proposto. Ad aver interagito molto positivamente sono state le classi delle scuole elementari, assai partecipi ed entusiaste: gli organizzatori erano davvero felici. Quello che mi colpisce molto è la possibilità data ai ragazzi di avvicinarsi alla letteratura, alla lettura e alla scrittura attraverso una passione, imparando a raccontare ciò che più amano in una maniera capace di far cultura. La mia speranza è che tanti ragazzi abbiano la voglia e il desiderio di avvicinarsi alla lettura e alla scrittura attraverso le proprie passioni. Di solito si pensa che la letteratura e i libri ci parlino soltanto di cose che non abbiamo subito a portata della nostra sensibilità, mentre anche lo sport è capace di far provare delle sane emozioni. Spero che tutti i giovani presenti un domani possano dar voce alle proprie passioni con ogni mezzo disponibile”.
Il prossimo anno Napoli sarà Capitale europea dello sport. Scampia ed il suo immenso tessuto culturale potranno essere protagonisti?
“Da un punto di vista prettamente sportivo, Scampia ha una quantità enorme di risorse, come il calcio o le arti marziali in grado di aggregare i ragazzi. Io credo che tutte le periferie, compresa la stessa Scampia che può vantare una grande storia anche in chiave olimpica, potranno essere protagoniste di primo piano. La speranza è sempre questa, ossia che lo sport sia un valore assoluto capace d’integrarsi nella formazione della persona e di assimilarne la bellezza sin dai primi anni di vita: sono certo che Scampia saprà fare la propria parte ed essere un esempio di azioni virtuose integrando tutti questi valori”.
Sappiamo che lei è un tifoso del Napoli. Cosa pensa dell’inizio di stagione degli azzurri?
“Era naturale aspettarsi un percorso non semplice: la squadra ha ancora bisogno di integrare i nuovi innesti arrivati durante l’estate. Non è usuale che una formazione vincente sia subito rivoluzionata, ma è anche vero che giocare quattro competizioni comporta un notevole sforzo nella gestione psicologica e diviene fondamentale, giocando ogni tre giorni, dosare le energie di partita in partita. Io sono fiducioso così come credo che Conte abbia piena consapevolezza di quel che sta accadendo nonostante le difficoltà. I risultati si vedranno con il passare del tempo come insegnano anche i top club europei: visto McTominay fra Manchester United e Napoli?”.
Intervista a cura di Riccardo Cerino
