Il Mattino- Hernanes: “Napoli solido. De Bruyne sempre più centrale”
Il “profeta” Hernanes, dismessi gli scarpini, ha cominciato una nuova avventura nel mondo del calcio: quella del commentatore televisivo. Poco meno di un mese fa, l’ex centrocampista brasiliano di Inter, Juventus e Lazio, è entrato a far parte della squadra di Dazn. Il Mattino ha realizzato una lunga intervista dove sono stati toccati diversi temi.
«Una grande occasione per me. Volevo vedere il Napoli da vicino, poi nel suo stadio ancora meglio».
«Un gruppo solido. Forse non spettacolare, ma che sa sempre cosa fare in campo. Soprattutto quando le cose sembrano complicarsi, il Napoli riesce a vincere e a non sbagliare mai le cose più importanti della gara».
«Parlarne, analizzarlo in campo è bello, ma anche complicato: io sono suo fan».
«Inevitabilmente. E lo vedo sempre più al centro di questo Napoli, sempre più nella squadra. Kevin è un calciatore illuminante».
«Anche per questo è stata un’occasione vederlo da vicino: nelle prime partite mi era parso troppo impegnato ad abbassarsi vicino alla sua difesa, questo è spesso il comportamento di chi non si sente ancora pienamente nella squadra e cerca di andarsi a prendere il possesso del gioco. Ma le cose stanno cambiando».
«No, è un campionato per campioni. Ma credo che il modo di giocare in Italia possa essere un fattore. Se qui da noi vincono sempre le difese migliori, un motivo ci sarà. Chi difende di più, tendenzialmente, corre meno. Questo può aiutare un calciatore che ha una anagrafica più elevata».
«No (ride), ma ho smesso per tanti fattori che non erano solo fisici. Però oggi me li godo da esterno».
«Dicono che mi stia bene (ride), ma lo lascio dire agli altri. In realtà il lavoro con Dazn va avanti da un po’ di tempo ormai. I riscontri, essendo in tv, non passano direttamente da me ma la squadra con cui collaboro è felice di come stiano andando le cose, quindi lo sono anche io».
«E quello è importante, mi dà il senso di cosa possa essere questo altro aspetto del nostro lavoro. Sono felice, anche se…»
«Mi sembra di essere più famoso ora che quando giocavo».
«Sono stato fortunato. Alcuni mi hanno allenato, come Allegri, altri li ho affrontati».
«Lui sa sempre come ottenere ciò che vuole. Sa cosa far fare alle sue squadre, sa come prepararle. Anche il Napoli sembra non fermarsi mai, non sentire la stanchezza fino all’ultimo minuto. Anche se lo vedo diverso rispetto a un anno fa».
«Non voglio dire che Conte mi sembra più rilassato, ma la sua comunicazione appare diversa rispetto al primo anno: oggi sembra avere meno nemici da aspettare al varco e più consapevolezza dei calciatori che ha. Anche se sa sempre come pungere: come nell’episodio della sostituzione di De Bruyne. Da allenatore esperto qual è ha saputo chiudere tutto in un attimo».
«Ho salutato Neres e Juan Jesus a Milano. Li ho visti benissimo. E David ha una grande occasione, con tutte le partite che ci saranno, per poter dimostrare il talento che è».
«L’esperienza conta, senza dubbio. Ma dipende anche dal percorso che un allenatore sceglie di fare e che ha fatto fino a quel momento. Sono due squadre che arriveranno fino in fondo alla corsa, esattamente come il Napoli, per giocarsi la vittoria finale».
