Lukaku accelera, vuole anticipare i tempi del rientro
Atteso a Napoli tra un mese, vuole rientrare in Supercoppa
Il belga, infortunato dal 14 agosto, sta seguendo un programma di recupero in Belgio e vuole bruciare le tappe: obiettivo la semifinale di Riad contro il Milan del 18 dicembre
Però che sensazioni strane, in questi pomeriggi che non passano mai, palestra e piscina, terapie e noia, e manco un pallone da abbracciare per portarselo a letto come un bimbo innamorato del calcio. È dal 14 agosto che la sfida contro il tempo va affrontata da solo, come sta facendo Romelu Lukaku, chiudendosi in una bolla e osservando la clessidra con i suoi granelli di sabbia che scandiscono i secondi, i minuti, le ore: se ne sono andati 63 giorni, sembra che il tempo si sia fermato a quel pomeriggio a Castel di Sangro, il recupero sul difensore dell’Olympiacos nell’ultima amichevole prima delle vacanze e la conclusione che si trasforma in un tiraccio, perché intanto è già successo ciò che nessuno s’aspettava ma che raccontava quel volto sofferente. “Lesione di alto grado del retto femorale della coscia sinistra“. E cos’altro aggiungere, se non la disperazione negli occhi e la certezza d’essere finito dentro un tunnel lungo (almeno) cento giorni? E proprio nell’estate in cui si era divertito così tanto ad allenarsi con la preparazione di Conte, che dodici mesi prima gli era stata negata. Poi adesso le albe e i tramonti sono esattamente eguali alle precedenti e alle successive, hanno un senso e però sprigionano un po’ di malinconia: ma tra un mese, forse poco più, Lukaku tornerà a Castel Volturno, si confronterà con lo staff medico, racconterà dal vivo e personalmente ciò che adesso sta sussurrando al cellulare, riparlerà ancora e di nuovo del programma seguito in Belgio e proverà a farcela nel rispetto di una tabella che può essere indicativa. Fonte: Gazzetta
