Conte ad Acerra: “La violenza non deve mai vincere, né negli stadi né nelle case”

Il tecnico azzurro ha presenziato a sorpresa all'evento

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Presenza a sorpresa quella di Antonio Conte ad Acerra, dove l’allenatore del Napoli ha partecipato alla cerimonia di intitolazione di alcuni spazi del centro sportivo diocesano a Roberto Lorentini, il medico toscano che perse la vita nella tragedia dell’Heysel del 1985, insieme ad altre 38 persone.

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L’iniziativa, promossa dalla Caritas di Acerra con il sostegno dell’Associazione Familiari Vittime dell’Heysel, rientra nel progetto di sensibilizzazione “Io ti rispetto”, rivolto soprattutto ai giovani del territorio, spesso a rischio di emarginazione sociale.

Durante l’evento, Conte ha lanciato un messaggio forte contro ogni forma di violenza: “Non deve prevalere mai, né allo stadio, né in strada, né nelle mura domestiche. Dobbiamo essere fermi nel condannarla e sempre pronti a cercare una strada diversa”.

Visibilmente emozionato, il tecnico ha poi ricordato le sue origini: “Ritrovarmi qui mi riporta alla mia infanzia. Sono cresciuto in oratorio, su un campo pieno di buche che per noi era San Siro. Facevo il chierichetto e servivo messa. I miei genitori mi hanno insegnato ad affrontare le difficoltà con fede, e per questo sono felice di vedere che oggi esiste ancora un legame profondo tra sport e spiritualità”.

Alla cerimonia hanno preso parte anche il vescovo di Acerra, Monsignor Antonio Di Donna, il sindaco Tito d’Errico, il direttore della Caritas locale Vincenzo Castaldo e Sergio Brio, ex capitano della Juventus e testimone diretto della tragedia dell’Heysel.

Fonte: Repubblica

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