Serie A: raddoppiati gli infortuni, confronto con le prime 6 partite della scorsa stagione. I numeri

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Nell’ultima giornata di Serie A prima della seconda sosta Nazionali delle quattro previste a calendario quest’anno, diversi calciatori si sono fermati per guai muscolari. Contro il Genoa, il Napoli ha dovuto sostituire Politano e Lobotka, la Lazio ha dovuto fare a meno di Zaccagni e Udinese, Cagliari e Parma hanno perso tre pedine fondamentali della rosa: Kristensen, Jerry Mina e l’esterno Valeri. Ma ci sono anche dei lungodegenti. A Bologna il nuovo acquisto Immobile ha giocato solo la prima delle sei giornate di campionato, prima di fermarsi per una lesione al retto femorale destro; sempre a Napoli, Lukaku non ha nemmeno iniziato la stagione dopo lo stop nell’amichevole estiva contro l’Olympiacos. Rispetto allo scorso inizio di stagione, gli infortuni muscolari in Serie A sono molti di più. E non è solo una percezione: analizzando i dati, squadra per squadra, sono aumentati del 45,1%.

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Numeri

Sono 180 le singole gare che, secondo i dati Transfermarkt, i calciatori delle 20 squadre di A hanno dovuto saltare per infortuni di natura muscolare nelle prime sei giornate. Prendendo lo stesso intervallo della scorsa stagione, il dato complessivo era di 124 partite: 56 in meno, per un aumento, come detto, del 45,1%. Numeri importanti per un calcio che tra nuove regole (i 5 cambi) e nuove competizioni coinvolge sempre più giocatori. Sì, rispetto agli anni passati i club di altissimo livello giocano sicuramente più partite – l’anno scorso l’Inter tra Serie A, Champions League e Mondiale per Club ne ha giocate 63 contro le 57 nell’anno del Triplete, il Milan nel 2002/03 ne giocò 61 – ma sono i ritmi di gioco ad essere cambiati: il calcio di oggi richiede uno sforzo fisico e atletico decisamente maggiore.   Fonte Gazzetta

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