Gazzetta – Osimhen alla Finanza: “Mi dissero che mi sarei dovuto trasferire al Napoli, che c’era già un accordo di massima. Ma io non ne sapevo nulla”
Oggi La Gazzetta dello Sport racconta delle dichiarazioni dell’ex attaccante del Napoli, Victor Osimhen, al momento del trasferimento al Napoli, in merito alla questione plusvalenze.
“Nei verbali della Finanza i retroscena del trasferimento al Napoli, tra cambi di agente, un prestito e l’incontro in barca a Capri
Una trattativa complicata, il cambio di agente, la morte del padre vissuta da lontano. Nei verbali della Guardia di Finanza – rivelati oggi dal quotidiano La Repubblica – c’è anche il racconto di Victor Osimhen, sentito come persona informata dei fatti nell’inchiesta sulle plusvalenze fittizie del Napoli.
l’incontro.
Osimhen alla Guardia di Finanza ha rivelato di come nell’estate 2020 il presidente Aurelio De Laurentiis aveva provato in ogni modo a fargli accettare l’offerta del Napoli. Ci sono i particolari dell’incontro in barca, a Capri, mentre l’attaccante nigeriano stava affrontando un periodo difficile per via della malattia del padre.
“L’agente che avevo prima (Jean Gerard, ndr) mi aveva manifestato un serio interesse del Napoli, ma era interessato solo al mio trasferimento e non alle condizioni di salute di mio padre. In quel periodo non avevo la testa per pensare al calcio, volevo solo sapere come stava lui – ha raccontato Osimhen -. Mi chiamò Gerard per incontrarlo a Nizza. Cerano anche Luis Campos e il presidente del Lille, Gerard Lopez. Mi dissero che mi sarei dovuto trasferire al Napoli, che c’era già un accordo di massima e che, causa pandemia, per il Lille era una buona opportunità. Ma io non ne sapevo nulla”.
la morte del padre—
In quel periodo il padre muore. “In seguito alla morte di mio padre ero arrabbiatissimo con il Lille e il mio agente, perché non ero riuscito a vederlo prima che morisse – sono le parole di Osimhen nel verbale -. Addirittura, mi dissero che sarei dovuto partire il giorno dopo per Napoli, senza nemmeno il tempo di realizzare la morte di mio padre. Per rispetto del presidente del Lille andai comunque a Napoli, ma non avrei firmato nulla. Incontrai l’allenatore, che mi spiegò il progetto, e il giorno dopo De Laurentiis a Capri. Mi parlò della città e della società, ma io non capivo cosa dicesse con Giuntoli perché parlavano in italiano. Mi chiese se avessi visto il contratto, ma io non avevo ricevuto nulla”.
l’accordo—
L’ex attaccante del Napoli ha poi spiegato come è continuata la trattativa: “Rientrato in albergo, chiesi al mio agente la bozza del contratto. Mi disse che non l’aveva. Io mi meravigliai perché il presidente mi aveva detto il contrario. Alla fine, mi mostrò un foglio, uno pseudo accordo con il Napoli. Mi arrabbiai e volli tornare in Francia. Chiesi a Lopez una settimana di riposo e andai a Parigi. Poi, tornato a Lille, decisi di interrompere il rapporto con quell’agente”.
