La previsione di fine lavori del Collana. Parla De Luca
Tuffarsi nel Collana di oggi è come respirare aria nuova. Otto anni fa la piscina era chiusa, il campo invaso dalle erbacce, le tribune inagibili, i tribunali che si riempivano di fascicoli per i contenziosi. Oggi quel cuore è tornato a battere: in piscina, sul campo di calcio e su quello d’atletica; nelle palestre di ginnastica e arti marziali. La visita di ieri del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, non è casuale.
È il giorno dell’apertura delle buste per l’affidamento della seconda fase dei lavori, con un obiettivo ambizioso: cantieri aperti entro fine 2025 e Collana completato in circa due anni, realisticamente entro la fine del 2027.
Il progetto, da 65 milioni di euro, prevede due nuove tribune coperte, un palazzetto dello sport, un impianto di pattinaggio, un campo in erba sintetica di categoria Lega Pro dove potrà giocare anche la serie A femminile, una pista omologata per gare internazionali e una pista di riscaldamento dedicato ai grandi eventi. A questi si aggiungeranno 150-200 posti auto interrati e la riqualificazione dell’area esterna.
Il piano
«Demoliremo tutto quello che non è stato demolito, si faranno le nuove tribune coperte, avremo la realizzazione di tutto il resto che riguarda gli impianti sportivi, parcheggio e riqualificazione dell’area esterna. Faremo anche un lavoro di arredo urbano all’esterno dello stadio. Abbiamo cominciato con le palestre, poi la piscina coperta, poi la pista. Entro l’anno possiamo cominciare i lavori finali con la definizione del progetto esecutivo e l’avvio dei lavori materiali di demolizione e rifacimento completo dello stadio Collana.
Questo a prescindere dalle elezioni regionali perché la gara scade oggi – ieri ndr – e quindi la commissione sarà nominata dal responsabile tecnico e si farà l’aggiudica dei lavori all’impresa che vincerà la gara. È uno degli obiettivi di cui siamo più orgogliosi, qualcosa di storico per Napoli e un grande respiro per il Vomero. Sono lavori delicati, i parcheggi interrati, bisogna fare opere strutturali, se corriamo – ha concluso De Luca – ce la facciamo in un anno e mezzo e sarebbe un miracolo». Un miracolo che, in parte, è già realtà.
I dati
Lo raccontano i numeri snocciolati dal presidente del Coni Campania, Sergio Roncelli: «Oggi al Collana si praticano quindici discipline, con 25 società e 2600 tesserati, di cui quasi 900 nel nuoto. È la prova che la sinergia tra istituzioni funziona». All’incontro erano presenti anche Clementina Cozzolino, presidente della V Municipalità, Flavio De Martino, direttore generale dell’Agenzia Regionale Universiadi per lo Sport, e Davide Vitale, procuratore della Corte dei Conti, che ha avuto un ruolo decisivo nel ritorno dell’impianto alla Regione dopo anni di contenziosi. De Martino ha confermato la tabella di marcia: «Abbiamo tutte le autorizzazioni necessarie, anche da parte della Metropolitana di Napoli. Stiamo rispettando il cronoprogramma che ci eravamo prefissati e di questo siamo orgogliosi. Abbiamo preso questo impianto che era morto e gli abbiamo donato nuova vita per lo sport». Fonte: Il Mattino

