Il rendimento Spinazzola 2025-26: la nazionale è il premio giusto
Leo, col sorriso stampato sul volto, ha messo le cose in chiaro. Dopo l’ennesima domanda su quel maledetto infortunio al tendine d’Achille: «Basta con queste domande sull’Europeo. Secondo me sono addirittura meglio di quello che ero prima dell’infortunio, prima del 2021» rilancia ai presenti. Poi aggiunge di essere meno “cavallo pazzo” e più utile alla squadra. Ovviamente anche «…grazie a Conte. Con lui sono migliorato ancora».
Ma quanto è vero ciò che dice Leo? I numeri, come scrive Il Mattino, gli danno un assist, uno di quelli che lui ha imparato a fare per i compagni in questi anni. Analizzando le sue statistiche medie degli anni pre infortunio (2020/21) e la stagione ora in corso è chiaro che qualcosa si sia spostato in avanti. Eccetto due fattori: i minuti in media in campo – erano 70,6, oggi sono 65,9 – e il valore di mercato, passato da 25 a 5 milioni di euro. Ma non preoccupa.
I gol segnati pre Europeo erano 4, in meno anni oggi ne ha segnati 6 tra roma e Napoli. Vuole anche superare il suo record stagionale (2) ed è sulla buona strada con gli azzurri. Quello al Pisa può essere solo l’inizio. La partecipazione ai gol dei compagni passa in media da 0.3 a 0.4: può sembrare minima, ma nell’arco di una stagione è determinante. Migliorata la precisione dei passaggi (81,6% oggi) e pure la capacità di creare “passaggi” chiave ai compagni: da 1,3 a 1,4. Mica male.
