Max Gallo (CdS) “La legge è uguale per tutti”

0

Il commento di Massimiliano Gallo sul Corriere dello sport

“Stagione 2016-17, prima giornata di campionato: Pescara-Napoli. Sarri tiene in panchina Mertens e lo fa entrare nel secondo tempo, con gli azzurri sotto 2-0.

Dries segna una doppietta e polemicamente fissa l’allenatore mentre rientra a centrocampo. Nel post partita, il tecnico risponde alla sua maniera: «Se Dries fa due gol a partita, può venire a guardarmi anche mentre faccio la doccia». Di lì a poco, nacque il falso nueve. E Mertens divenne il calciatore con più gol realizzati nella storia del Napoli.

È solo una delle infinite pagine del libro delle scaramucce tra tecnico e allenatore al momento delle sostituzioni. Ogni volta sembra che sia accaduto chissà cosa. Nel calcio succede di tutto – in campo, sugli spalti, nei libri contabili – però sembra che mandarsi a quel paese non si possa. Un vaffa non ha mai fatto male a nessuno. Tranne a Chinaglia e a Carnevale che si giocarono la Nazionale.  
Il siparietto in campo e fuori tra Conte e De Bruyne potrebbe essere persino benefico. Ha quantomeno avuto il merito di accedere finalmente una polemica nel fin troppo ecumenico clima che avvolge gli azzurri. Il calcio è sport agonistico, non si capisce perché qualsiasi tipo di contrasto dialettico venga vissuto come un dramma.  
A Kevin sono semplicemente girate. Anche perché a Manchester, nella sua Manchester, era uscito dopo venti minuti senza fiatare, rispondendo garibaldinamente “obbedisco”. Ma se era giusto toglierlo perché il Napoli stava giocando con un uomo in meno sul campo del City, allo stesso modo è meno comprensibile tirarlo fuori quando sono i campioni d’Italia ad avere l’uomo in più, lui ha appena segnato il gol del 2-1 ed è decisamente il più bravo col pallone coi piedi. Non ha detto nulla di eclatante. Magari un fuck buttato lì. Ci sta.  
Così come ci sta, in questo calcio testosteronico, che Conte in conferenza abbia arruffato la criniera e regalato la risposta cinematografica che tutti aspettavano: «Se era contrariato per altre cose, ha preso la persona sbagliata». Se avesse detto “ha sbagliato palazzo” (frase idiomatica molto in voga a Napoli), avrebbe acquisito persino più punti. Ma già così se l’è cavata discretamente. Ha fatto bene. Il capo è lui. Le sostituzioni le decide lui. Le regole valgono per tutti, anche per il migliore. È un’ovvietà. E non c’è bisogno di spiegarla a chi ha allenato fior di fuoriclasse. A chi, ai tempi dell’Inter, di fronte a Lautaro che prese a calci una bottiglietta dopo una sostituzione, disse: «I calci te le devi dare in faccia, fenomeno del piffero». Dove piffero è un surrogato di fantasia.  
Ripetiamo, sia lodata questa scaramuccia. Può rianimare il Napoli dopo la sconfitta di Milano e dopo mesi di clima francescano. Servono anche i rancori per rendere al meglio. Questa squadra ha bisogno di qualcuno o qualcosa che la sbatacchi un po’. Gli incastri si trovano anche così. Perché è vero che De Bruyne sembra troppo spesso un pesce fuor d’acqua. Lo saprà lui e lo saprà Conte. Parlarsi con franchezza può solo aiutare. Poi c’è uno che decide e un altro che obbedisce. Ma almeno ciascuno avrà tirato fuori ciò che aveva dentro”.

Factory della Comunicazione

Potrebbe piacerti anche
Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

For security, use of Google's reCAPTCHA service is required which is subject to the Google Privacy Policy and Terms of Use.